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Canicattì: danni cerebrali al momento del parto, Asp condannata a maxi risarcimento

Il tribunale civile di Agrigento ha condannato l’Asp al risarcimento di danni complessivi di 865.000 euro alla famiglia di un minore, oltre a un vitalizio di 677 euro per il ragazzo che ora ha 12 anni.
A cura di S. P.
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I decessi dei due piccoli sono avvenuti in meno di 24 ore, il primo neonato è morto la mattina di Natale e il secondo nella notte tra il 25 e il 26. La Procura ha aperto un’indagine dopo le denunce dei genitori.

L'Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Agrigento è stata condannata dal giudice monocratico civile a pagare un maxi risarcimento danni per un presunto caso di malasanità che risale a dodici anni fa. È il caso di un bambino nato nell'agosto del 2005 presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale civile “Barone Lombardo” di Canicattì, in provincia di Agrigento, che durante la nascita riportò danni cerebrali gravi e irreversibili. Tutto, da quanto emerso, a causa di una “condotta negligente e poco prudente dei medici del reparto”. Ora il tribunale civile di Agrigento ha condannato l'Asp al risarcimento di danni complessivi di 865.000 euro, più spese legali, e al bambino che oggi ha dodici anni un vitalizio di 677 euro al mese a decorrere dall’agosto del 2023, ovvero quando compirà 18 anni e diventerà maggiorenne.

Condotta negligente e poco prudente dei medici dell'ospedale di Canicattì – “Secondo quanto è stato ricostruito dai periti – riportano i quotidiani locali – e soprattutto dal processo scaturito dopo le denunce della famiglia del piccolo, in occasione del parto il bimbo avrebbe subito gravi ed irreversibili danni cerebrali a causa della condotta definita negligente, poco prudente dei medici”. È probabile che l'Azienda sanitaria provinciale ricorrerà in Appello contro la sentenza di primo grado.

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