197 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

California devastata, è il peggior rogo della storia: 44 morti e 300 dispersi per gli incendi

Gli sfollati sono 300mila. Neil Young attacca Donald Trump per la gestione dell’emergenza, ma anche per la sua riluttanza ad agire sul cambiamento climatico. E c’è polemica anche per i detenuti ingaggiati per spegnere le fiamme: “Due dollari al giorno per rischiare la vita”.
A cura di Biagio Chiariello
197 CONDIVISIONI
Immagine

44 morti, circa 300 dispersi e 300mila sfollati è il bilancio dei devastanti incendi in California. Lo ha reso noto lo sceriffo della Contea di Butte, Kory Honea, precisando che si tratta del rogo più mortale nella storia dello Stato. Il Woolsey Fire, come è stato denominato l'incendio, è divampato giovedì scorso e solo la scorsa notte, dopo che per giorni democratici e ambientalisti ha reclamato l'intervento federale,  il presidente Usa, Donald Trump, ha dichiarato lo stato di calamità naturale, sbloccando gli aiuti per i centri di accoglienza e per la ricostruzione. Trump ha twittato ieri sera di aver voluto "rispondere rapidamente per alleviare alcune delle incredibili sofferenze in corso". “La distruzione è catastrofica. Gli incendi sviluppano molto rapidamente, in alcuni casi anche 100 acri al minuto. I cittadini devono evacuare in fretta, eseguendo gli ordini dei pubblici ufficiali”, aveva scritto qualche ora prima il presidente degli Stati Uniti.

Evacuata Malibu

Sono oltre quattromila i vigili del fuoco impegnati 24 ore al giorno, oltre che a combattere fiamme alimentate da forti venti e solo in parte contenute, soprattutto a cercare sopravvissuti tra macerie. Altre due vittime sono state nel frattempo confermate a sud, nella regione di Los Angeles, dove è stata totalmente evacuata Malibu, la nota località affacciata sull’oceano Pacifico frequentata dalle celebrità, come la più popolare Thousand Oaks, che peraltro giovedì scorso ha visto l’ennesima sparatoria con la morte di 12 persone. Questa è l’area con la maggior concentrazione di profughi dalle fiamme, 170mila.

Neil Young attacca Donald Trump

Tra i tanti vip che hanno perso la casa c'è anche Neil Young che ora tuona contro Trump secondo il quale la causa delle fiamme sarebbe anche la cattiva gestione delle foreste. In un post sul suo sito web il celebre cantautore ha scritto: "La California è vulnerabile non a causa della scarsa gestione delle foreste come il nostro cosiddetto presidente vorrebbe farci pensare. Siamo vulnerabili a causa del cambiamento climatico; gli eventi meteorologici estremi e la nostra prolungata siccità lo dimostrano". Young ha continuato: "Immagina un leader che sfida la scienza, dicendo che queste soluzioni non dovrebbero far parte della sua possibilità di prendere decisioni per conto nostro. Immagina un leader che si preoccupa più di se stesso rispetto a quello che fa per le persone che guida. Immagina un leader non adeguato. Ora immaginane uno appropriato".

Due dollari al giorno per spegnere l’incendio

Anche i detenuti del Dipartimento di Correzione e Riabilitazione della California sono stati ingaggiati per spegnere l’incendio. Ma, secondo la denuncia di Newsweek, se i vigili del fuoco percepiscono uno stipendio medio annuo di 74mila dollari, i carcerati-pompieri guadagnano appena due dollari al giorno con l’aggiunta di un dollaro se domano fiamme vive. I detenuti – che non sono stati arrestati per reati legati a incendi dolosi, crimini sessuali o rapimenti – possono entrare a fare parte come volontari di un programma anti-incendio e sono addestrati per due settimane prima di potere scendere in campo. Anche i minorenni possono prendere parte al programma.

197 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views