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Calano i reati, Alfano: “L’Italia è un posto sicuro in cui vivere”

Positivi i dati del Rapporto di Ferragosto del ministero dell’Interno: calano i reati, aumentano gli arresti per mafia.
A cura di Redazione
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È stato presentato al Viminale il tradizionale rapporto di Ferragosto, che contiene i dati dell'attività delle forze dell'ordine nell'ultimo anno. Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha dunque rendicontato dati molto positivi, sottolineando come tutti gli indicatori mostrino che "l'Italia è un posto sicuro in cui vivere". Si comincia dal calo complessivo dei reati, che sono diminuiti del 9,3%, ed in particolare delle rapine (-12 percento) e dei furti (-5,6 percento); aumenta invece il numero degli arresti per mafia, con 2202 persone assicurate alla giustizia (tra cui 64 latitanti, 8 dei quali considerati "di massima pericolosità"). Nella lettura del ministro dell'Interno, gli indicatori mostrano come funzioni la scelta punitiva, con ad esempio l'aumento delle pene per i furti che ha generato "il timore di ladri e rapinatori nei confronti dello Stato". Ora però, ha spiegato Alfano, "serve la certezza della pena".

Un capitolo a parte è quello riservato ai dati sull'immigrazione: il titolare del Viminale ha spiegato come siano 103mila i migranti sbarcati finora sulle nostre coste, un dato in linea (anzi in leggera diminuzione) con lo scorso anno. Nelle strutture di accoglienza sono al momento ospitate 89mila persone: il 16% di queste sono in Sicilia, poi in Lombardia (12%), Lazio (9%) e Campania. Le domande di asilo esaminate sono state 43mila, di cui 20mila accolte. Nel periodo preso in esame, sono stati arrestati anche 783 scafisti.

Sul versante del contrasto al terrorismo internazionale, si registra l'oscuramento di 6500 siti web, con 50 persone espulse e 36 arrestate.

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