Calabria, due omicidi in 12 ore. Ucciso un panettiere e un proprietario terriero
Due omicidi in appena 12 ore in Calabria. Il primo ieri sera intorno alle 20.30, secondo fonti investigative. Vittima il proprietario terriero Livio Musco, 74 anni. L'uomo è stato ucciso a Gioia Tauro, nella sua abitazione, proprio nel centro storico reggino, a poche decine di metri dalla caserma dei carabinieri. Da tutti conosciuto con il nomignolo de “il barone”, sarebbe stato freddato con due colpi di pistola che lo avrebbero attinto al collo e al volto, secondo quanto riportato da La Gazzetta del Sud. I militari, intervenuti sul posto, non avrebbero trovato segni di infrazione e ciò farebbe ipotizzare che vittima e assassino si conoscessero. Musco, già noto alle forze dell'ordine per truffa, è morto non appena giunto in ospedale. Inutili i tentativi dei medici nel nosocomio di Gioia Tauro di rianimarlo. Sono stati gli stessi sanitari ad avvertire i carabinieri di quanto accaduto. Le indagini porterebbero ad escludere, almeno per il momento, che l'omicidio sia da ricondurre alla criminalità organizzata.
L'altro delitto, sempre in Calabria, è avvenuto all'alba, intorno alle 5. La vittima si chiamava Andrea Catalano, 43 anni. Ucciso a colpi d'arma da fuoco all'interno del panificio "Sapori e delizie", in via Vittorio Veneto a Reggio Calabria. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale. Nessuna pista viene esclusa per ricostruire l’accaduto, nemmeno quella della malavita organizzata o della tentata rapina finita nel sangue. C'è da dire che l'uomo era già noto alle forze dell'ordine per vecchi episodi non legati alla criminalità organizzata. Al momento l'unica certezza è quella sull'arma utilizzata da chi ha fatto fuoco: un revolver, probabilmente calibro 38 o 45. Sul luogo dell’omicidio, infatti, non sono stati trovati bossoli.