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Cagliari, uccise la vicina “per le parolacce del pappagallo”: 22 anni a Ignazio Frailis

È stato condannato a 22 anni e 6 mesi dalla Corte d’Assise di Cagliari Ignazio Frailis, il quarantanovenne di Capoterra accusato di aver ucciso con 11 coltellate una vicina di casa di sessanta anni, Maria Bonaria Contu, che venne aggredita mentre passeggiava nel parco della comunità montana in compagnia di due amiche.
A cura di Susanna Picone
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Ignazio Frailis, quarantanovenne di Capoterra, è stato condannato a ventidue anni e sei mesi di carcere dalla Corte d’Assise di Cagliari. Si tratta dell’uomo accusato di aver ucciso il 2 maggio 2017 con undici coltellate una vicina di casa, Maria Bonaria Contu, pensionata di sessanta anni che venne aggredita mentre passeggiava nel parco della comunità montana in compagnia di due amiche. La Corte d’Assise di Cagliari, presieduta dal giudice Giovanni Massidda, ha disposto anche che l'imputato, dopo aver scontato la pena, resti altri tre anni in una casa di cura perché gli è stato riconosciuto il parziale vizio di mente. A ritenerlo capace di intendere era stato invece il pm Paolo De Angelis che per Ignazio Frailis aveva chiesto l'ergastolo. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, Frailis avrebbe aggredito Maria Bonaria Contu a causa delle angherie verbali e le parolacce che il pappagallo della pensionata gli rivolgeva quotidianamente. Nel corso del processo la difesa dell’imputato aveva invece chiesto l’assoluzione perché secondo gli avvocati Frailis sarebbe stato incapace di intendere e di volere.

L'omicidio di Maria Bonaria Contu a Capoterra

Ignazio Frailis, a quanto accertato all’epoca del delitto, era uscito di casa con un coltello nascosto nella tuta e aveva aspettato la donna per aggredirla. Dopo aver infierito sul corpo della sessantenne era scappato, per poi essere arrestato dopo poco. Ai carabinieri l'uomo aveva raccontato che alla base del brutale delitto c’erano anni di contrasti tra cui appunto anche quello relativo agli improperi che il pappagallo della vittima gli rivolgeva quotidianamente. Per la famiglia della vittima, il marito e le due figlie di Maria Bonaria Contu, che si erano costituiti parte civile, è stato riconosciuto un risarcimento di oltre 300.000 euro.

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