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Cade dal divano-letto mentre fa sesso. Paralizzata a vita fa causa all’azienda

Stava facendo sesso quando è caduta dal materasso. Claire Busby, 46 anni, inglese, ha picchiato la testa e da quel momento la sua vita non è stata più la stessa. L’azienda però replica: “Erano troppo vicini al bordo del letto e lei ha semplicemente perso l’equilibrio, cadendo all’indietro.
A cura di Biagio Chiariello
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Una donna di 46 anni è rimasta paralizzata dopo essere stata “catapultata” dal divano-letto a due piazze, acquistato appena una settimana prima, mentre faceva sesso col partner. Claire Busby, madre di 4 figli – residente a Maidenhead, nel Berkshire inglese – ha subito danni irreversibili alla spina dorsale e da allora è costretta a muoversi in sedia a rotelle. Ora ha fatto causa all’azienda produttrice (Berkshire Bed Company) chiedendo un maxi risarcimento danni di un milione di sterline. Claire ha raccontato di aver cambiato posizione durante il rapporto sessuale, quando il letto è crollato all’improvviso sbalzandola e facendola cadere di testa sul pavimento: “Ho sbattuto il capo e ho sentito come una molla del mio corpo spezzarsi” racconta. La donna assicura che l’incidente è stato provocato da un difetto di fabbricazione del divano-letto.

I fatti sono avvenuti nel 2013 ma il processo è iniziato solo in questi giorni: nel frattempo la donna, sconvolta dalla notizia di dover passare il resto della sua vita sulla sedia a rotelle, è  stata anche colpita da un paio di attacchi cardiaci. Sua sorella Natalie sostiene che all’estremità al letto acquistato “mancavano due piedi e per questo oscillava vistosamente”. Da un lato, in particolare, ci sarebbe stato un dislivello di circa 60 centimetri, che ne ha pregiudicato la stabilità. “La base del letto non è stata fissata correttamente – sostiene l’avvocato, Winston Hunter -. La probabilità che potesse accadere qualcosa del genere era altissima”. L’azienda però nega tutte le accuse, sostenendo che il divano-letto era stato correttamente assemblato al momento della consegna e che l’eventuale difetto (i due piedi mancanti) non avrebbe potuto provocare un incidente così drammatico: “Erano troppo vicini al bordo del letto e lei ha semplicemente perso l’equilibrio, cadendo all’indietro” affermano i legali. Il procedimento davanti alla Corte Suprema va avanti.

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