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Cacciata di casa perché lesbica, dal web arrivano 100mila dollari per la 19enne

Quando i genitori hanno scoperto la sua omosessualità, le hanno imposto una sorta di corso di rieducazione ma la ragazza statunitense si è rimutata ed è stata cacciata di casa. Grazie alle amiche, che hanno lanciato una raccolta fondi online, Emily è riuscita a raccogliere ben 100mila dollari che le permetteranno di continuare a studiare e avere la sua vita.
A cura di Antonio Palma
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Emily (a destra) e la compagna Justyna (a sinistra)
Emily (a destra) e la compagna Justyna (a sinistra)

Lasciata dai genitori da sola in strada, senza soldi e senza un posto dove andare  solo perché avevano scoperto che era lesbica. È la terribile storia di una 19enne statunitense, Emily Scheck, che grazie ad alcune amiche e alla solidarietà della rete è riuscita infine a prendersi la sua rivincita continuando lungo la sua strada libera dai pregiudizi. In suo soccorso infatti è arrivata una raccolta fondi online che in poco tempo è riuscita a racimolare ben 100mila dollari tutti per lei che le permetteranno di continuare a studiare e praticare sport da professionista. Come riportano i media locali, tutto è iniziato quando il padre e la madre hanno scoperto il suo segreto: una relazione con una sua amica.

Emily infatti non aveva mai avuto il coraggio di rivelare di essere lesbica ai genitori, ultraconservatori originari dello stato di New York. La ragazza ha cercato sempre di tenere nascosta la verità ma tutto è crollato quando la madre ha scovato sui social una foto di lei con la fidanzata. La famiglia infatti le ha imposto un ultimatum: o avrebbe frequentato un corso per tornare etero o sarebbe stata cacciata via di casa. Quando la 19enne si è rifiutata di sottoporsi a quella sorta di  "riabilitazione", è scattata così la seconda opzione. Emily è stata privata di tutto, persino dei fondi per la scuola. La 19enne ha tentato di trovarsi dei lavoretti ma non sono stati sufficienti per pagarsi gli studi. "All'inizio è stata decisamente dura, nelle prime due settimane me la sono cavata perché l'allenatore mi portava i pasti dalla mensa" ha raccontato la giovane.

In suo aiuto sono arrivati così gli amici a cui è venuta in mente l'idea di organizzare una campagna online con l'obiettivo di raccogliere 5mila dollari. "I suoi genitori hanno reagito con odio, buttando fuori di casa tutto ciò che era in suo possesso: dai giocattoli dell'infanzia fino ai trofei sportivi, passando per tanti album di foto. Emily fa due lavori per mantenersi gli studi e competere in vari sport, dall'atletica al calcio, ma non basta: per questo la dobbiamo aiutare, non può pagare la colpa di essere se stessa" avevano scritto nell'appello. Parole che hanno toccato il cuore di tanti tanto da arrivare a donazioni che hanno superato la cifra di 100mila dollari. "Non riesco a crederci, non mi sarei mai aspettata una generosità così grande."Ringrazio tutti coloro che mi hanno dimostrato amore e sostegno in questo momento difficile della mia vita. Ora so che la famiglia non è qualcosa che hai sempre, ma qualcosa che trovi" ha concluso Emily.

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