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Brindisi: torna al lavoro la donna che era stata licenziata perché malata di cancro

È stata reintegrata Patrizia “Zoe”, la lavoratrice 52enne dipendente della multinazionale Lyondell Basell, licenziata dall’azienda di Brindisi dopo essersi ammalata di cancro. Vendola: “Ha vinto per la dignità del lavoro di tutte le lavoratrici”.
A cura di Susanna Picone
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Ha vinto la sua battaglia Patrizia “Zoe”, la lavoratrice 52enne dipendente della multinazionale Lyondell Basell e licenziata dall'azienda di Brindisi dopo essersi ammalata di cancro. Due giorni fa è arrivata la sottoscrizione dell'accordo con la società, presente all'interno del petrolchimico dell'area industriale, che permetterà a Zoe di riprendere a lavorare il prossimo 16 febbraio. Dopo una vita passata al servizio di quell’azienda, la 52enne si era vista licenziare ufficialmente per ragioni legate al riassetto economico dell’azienda ma secondo lei perché malata. E così aveva deciso di combattere e aveva lanciato una petizione su change.org e in poco tempo è stata travolta da una valanga di solidarietà. Per la sua causa sono arrivate oltre 80mila firme. Lei stessa ha commentato la bella notizia: “Dopo tre mesi di buio è arrivato finalmente il ritorno alla vita. Sono felicissima di tornare a lavoro! Grazie a tutti. Grazie a tutti gli 80,320 firmatari della mia petizione su change.org”.

Il commento dell’avvocato della donna – “Patrizia ha difeso, con coraggio e tenacia, la sua dignità di donna e di lavoratrice, rifiutando anche un rilevante indennizzo economico – ha spiegato l’avvocato Giuseppe Giordano, che ha rappresentato la donna nella richiesta di reintegro – Il procedimento di licenziamento è stato sospeso e, con un accordo firmato il 10 febbraio nell'associazione industriali, è stato revocato l'esonero dal lavoro e disposto il distacco ad una società del gruppo, sempre all'interno dello stabilimento petrolchimico di Brindisi”.

Vendola: “Sono molto contento” – Un commento sul caso della lavoratrice della multinazionale Lyondell Basell è arrivato anche da parte del governatore della Puglia, Nichi Vendola. “Sono molto contento – così Vendola – se sono riuscito a contribuire, con il mio intervento nei confronti dell'amministratore delegato della multinazionale, a scrivere una pagina positiva in questa bruttissima storia. Sono molto contento che Zoe possa finalmente tornare a lavorare e che la sua determinazione e la sua tenacia abbiano vinto sui tentativi cinici e maldestri di dare un prezzo alla dignità di lavoratrice. La vittoria di Zoe è stata una vittoria universale. Lei non ha vinto solo per se stessa. Zoe ha vinto per la dignità del lavoro di tutte le lavoratrici. Questa è una storia che lascia traccia sul vero valore della vita e dei suoi diritti irrinunciabili”.

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