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Brindisi, caos in aeroporto per un (falso) allarme bomba. Ma era uno scherzo tra colleghi

Caos all’aeroporto di Brindisi a causa di uno scherzo telefonico che segnalava la presenza di una bomba. Un dirigente stava predisponendo il piano di evacuazione davanti ai passeggeri quando è venuta a galla la verità. Del falso allarme sono stati immediatamente avvertirti i poliziotti che hanno identificato i dipendenti responsabili dello scherzo.
A cura di Susanna Picone
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“C'è una bomba nei pressi del check – in numero 4”. Queste poche parole “intercettate” da una dipendente al lavoro in aeroporto a Brindisi hanno fatto scoppiare il panico nello scalo pugliese qualche giorno fa. Con precisione, era la sera del 12 novembre intorno alle 21 quando l'addetta del check-in di un volo diretto a Roma Fiumicino ha ricevuto la telefonata di una persona che le comunicava la presenza di una bomba nelle sue vicinanze. Subito l'addetta al volo, evidentemente spaventata da quell’allarme, ha abbandonato la sua postazione e ha informato un dirigente dell'aeroporto e gli agenti della Polaria. In pochi minuti nello scalo di Brindisi sono quindi scattati i controlli per valutare anche se fosse stato necessario disporre le misure per l'evacuazione. Nell’area interessata dall’allarme c'erano diverse persone che attendevano i passeggeri in arrivo.

Uno scherzo tra colleghi – I controlli sono andati avanti fino a quando il dirigente avrebbe ricevuto un’altra telefonata da una donna che si è presentata come la collega dell'incaricata del check- in. Secondo la ricostruzione del quotidiano Repubblica, questa persona avrebbe spiegato che non c’era alcun pericolo: si trattava infatti di un falso allarme inventato per fare uno scherzo alla sua amica. Questa persona avrebbe anche detto che subito dopo la prima telefonata avrebbe tentato di richiamare la collega ma evidentemente l’addetta al check-in aveva già lasciato la sua postazione. Del falso allarme sono stati immediatamente avvertirti i poliziotti che a loro volta hanno identificato il dirigente e la responsabile del check- in. E questo scherzo che proprio non ha fatto ridere nessuno potrebbe ora far perdere il lavoro a qualcuno dei responsabili.

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