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Brexit, accordo definitivo raggiunto all’alba tra May e Juncker

Accordo raggiunto questa mattina all’alba tra May e Juncker: la Brexit ci sarà e verranno garantiti i diritti dei 3 milioni di cittadini Ue in Gran Bretagna.
A cura di Annalisa Cangemi
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Accordo raggiunto questa mattina alle 7 tra il premier britannico Theresa May e Jean Claude Juncker: sono state decise le condizioni di uscita della Gran Bretagna dall'Ue. "E' stato un negoziato difficile, ma ora abbiamo una prima svolta, sono soddisfatto dell'accordo equo che abbiamo raggiunto con la Gran Bretagna", ha dichiarato Juncker al termine del meeting a Bruxelles. "Abbiamo lavorato duro. Non è stato facile per entrambe le parti", ha commentato May. Ecco quali sono i nodi principali che sono stati sciolti.

Gli elementi delineati questa mattina alle 7 riguardano in primo luogo i confini con l'Irlanda del Nord: la Gran Bretagna si è impegnata a "evitare che sia eretta una frontiera fisica" tra Irlanda e Irlanda del Nord. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Commissione Ue dopo l'incontro. Questione delicata per la May, perché potrebbe avere delle ripercussioni in politica interna, a proposito del possibile referendum per l'indipendenza della Scozia. Non ci saranno confini quindi tra Irlanda e Irlanda del Nord.

I diritti dei 3 milioni di cittadini europei nel Regno Unito verranno tutelati, e "si applicherà il diritto britannico in corti britanniche". Nell'intesa raggiunta tra i negoziatori c'è quindi il riconoscimento del ruolo della Corte di giustizia europea "come l'arbitro ultimo dell'interpretazione della legislazione dell'Unione". Allo stesso tempo saranno i tribunali britannici ad occuparsi delle cause sollevate dai cittadini Ue sulla tutela dei loro diritti. I giudici britannici potranno rivolgersi alla Corte Ue per questioni interpretative "entro 8 anni" dall'entrata in vigore delle norme sui cittadini.

Il Regno Unito per il momento rimane all'interno del mercato unico europeo. Londra è chiamata a pagare per l'uscita dall'Ue dai 40 ai 60 miliardi di euro. Un documento di 15 pagine, in cui il premier britannico e il presidente della Commissione europea si impegnano a proseguire con la fase due dei negoziati, che riguarderanno gli accordi commerciali.

Ora spetta al vertice a 27 del 15 dicembre dare il via libera per poter passare così al nuovo step.

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