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Brasile, lite al semaforo: Raquel accoltellata a morte davanti agli occhi della figlia

Raquel Melo Motta è stata uccisa da un’altra donna dopo aver cominciato a litigare per futili motivi davanti ad un semaforo. Sua figlia, di 13 anni ha visto tutta la scena: fermatesi in un’area di servizio, le due prima hanno urlato e poi l’assassina ha tirato fuori un coltello con il quale ha perforato il cuore della vittima.
A cura di Ida Artiaco
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Raquel Melo Motta, 39 anni (Facebook).
Raquel Melo Motta, 39 anni (Facebook).

È morta a soli 39 anni, e davanti agli occhi increduli della figlia, in seguito ad una lite scattata ad un semaforo. È successo alla fine della scorsa settimana a Macae, cittadina a Nordest di Rio de Janeiro, in Brasile, dove Raquel Melo Motta è stata uccisa a coltellate da un'altra donna, Islay Cristina Pereira de Sousa, con la quale aveva avuto un diverbio scaturito in strada. Stando ad una prima ricostruzione dei fatti, come riporta la stampa locale e il britannico Daily Mail, le due avrebbero cominciato a battibeccare dopo che la presunta assassina è passata con il rosso. A quel punto, ha inseguito la vittima e si sono fermate a discutere in una stazione di servizio. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la scena che mostra prima le signore urlare l'una contro l'altra e poi passare alle mani.

La killer ha rigato la macchina di Raquel, che ha reagito a sua volta tirandole i capelli, ma a quel punto Islay ha preso un coltello e l'ha pugnalata al torace, finendo col colpire il cuore. La vittima è corsa in macchina, dove l'attendeva la figlia 13enne sconvolta per quanto accaduto, mentre l'altra scappava via a gambe levate. La mamma si sarebbe così diretta all'ospedale ma non è riuscita ad arrivarci, crollando e morendo a causa delle gravi ferite riportate. "Il semaforo era rosso, ma lei voleva passare ugualmente, così ha cominciato a minacciare mia moglie di togliersi di mezzo", ha raccontato il marito della vittima in una intervista ad una tv brasiliana. "Raquel ha abbassato il finestrino, chiedendole che problema avesse, ma l'altra ha cominciato a urlare e a inseguirla. Il resto è storia". Tre giorni dopo la tragedia, Islay si sarebbe costituita alla polizia, che intanto aveva lanciato un appello affinché chiunque la vedesse potesse dare informazioni. La killer era, in realtà, già nota alle forze dell'ordine brasiliane. Nel 2002 era già stata arrestata per aver aggredito un'altra donna nello stato di Ceara, a Nordest del Paese sudamericano.

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