Boschi: “Non sono mai stata la donna più potente d’Italia, sono abituata a montagne russe”
Dopo quattro anni nel governo, prima con Matteo Renzi e poi con Paolo Gentiloni, Maria Elena Boschi torna in Parlamento come semplice deputata. E torna a passeggiare su e giù per il Transatlantico, il corridoio che si trova davanti all’aula di Montecitorio. Lì viene intercettata dalla Stampa, a cui – in un’intervista – dice di non essere “mai stata la donna più potente d’Italia” e di essere “abituata alle montagne russe”. “Non credo di essere mai stata la donna più potente d'Italia”, esordisce l’ex ministro per le Riforme e poi ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio rispondendo alla cronista che le chiede come ha vissuto il passaggio da donna più potente d’Italia a semplice deputata.
E se mai lo fosse stata, ora “non lo sono più da un pezzo”, sottolinea Boschi: “Sono abituata alle montagne russe. E fare il deputato è un grandissimo onore”. Un compito che non la libera troppo dalle responsabilità ma solo “fino a un certo punto”: “Quando finalmente inizieranno le Commissioni ci daremo da fare. Penso ci faccia bene fare un po' di opposizione”. E Boschi punta a una commissione specifica, quella Bilancio: “Dopo quattro anni di lavoro sulle leggi di bilancio qualche competenza l'ho acquisita”.
L’ex ministro parla, durante il colloquio con La Stampa, anche del discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ironizzando: “Ho capito che non faremo guerra a nessuno e che vogliono fare leggi costituzionali”, afferma sarcastica. “Sono molto curiosa di leggere gli editoriali dei commentatori politici. Il bilancio del nostro governo è positivo per i tanti risultati ottenuti: spero che non verranno smontati”.
Boschi conosce da tempo Conte però vuole precisare una cosa: “Non sono mai stata sua assistente, come qualcuno ha scritto. Abbiamo fatto entrambi parte della commissione esaminatrice di diritto civile della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università di Firenze”. L’ex ministro sottolinea di aver conosciuto l’attuale presidente del Consiglio “in tutt’altra veste, come docente universitario”. E non si tira indietro quando le viene chiesto un commento su Conte come professore: “So che è apprezzato dai suoi studenti, ma io non saprei, non ho mai seguito una sua lezione”. Infine, una risposta sui rapporti con i Cinque Stelle. Come l’hanno accolta?, le chiede la giornalista. E la risposta è semplice: “I rapporti sono buoni”.