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Bonus di 500 euro per i docenti a rischio: quando conviene spendere l’assegno

I rappresentanti dei lavoratori temono che le somme che non verranno spese dai docenti possano essere prelevate dallo Stato per fare quadrare i conti pubblici.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il bonus di 500 euro potrebbe finire per finanziare altre voci spesa dello Stato. Al momento dei 380 milioni di euro stanziati ne usufruiscono 760mila docenti. La carta era sta pensata per dare la possibilità ai docenti di aggiornarsi, tramite corsi o materiale per l'autoformazione. Secondo il consiglio dato da Repubblica.it, prima dell'interruzione della misura, per gli insegnati sarebbe più conveniente spendere l'assegno entro la fine dell'anno scolastico, cioè entro il 31 agosto. 

La riforma della Buona Scuola, firmata da Renzi e dalla ministra Giannini nel 2015 prevede la possibilità per i docenti di impiegare l'assegno per comprare libri e riviste, biglietti per spettacoli teatrali e cinematografici, computer e partecipare s corsi di formazione. Il primo anno sono stati accreditati direttamente sul conto corrente dei docenti ma andavano rendicontati. Dall'anno scolastico 2016-2017 in poi ogni docente è in possesso di un "borsellino elettronico" in cui il Miur ha versato i 500 euro più le somme non spese nell'anno precedente.

Al momento è ancora in vigore il decreto del 28 novembre 2016, che stabilisce le regole d'utilizzo per la "Carta elettronica per l'aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni  scolastiche di ogni ordine e grado": "Le somme non spese entro il 31 agosto 2016 devono essere improrogabilmente utilizzate e rendicontate entro il 31 agosto 2017, nel rispetto delle modalità previste dal decreto del Ministro dell’istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, n. 642 del 9 agosto 2016. Le predette somme, non rendicontate al 31 agosto 2017, saranno recuperate a valere sull'erogazione dell’anno scolastico 2017/2018 e le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili sono recuperate a valere sulle risorse disponibili sulla Carta con l’erogazione riferita all'anno scolastico successivo". Quindi le somme dell'anno scolastico 20016-2017 possono essere spese entro il 31 agosto 2018. Dal ministero di Viale Trastevere hanno chiarito che stanno "lavorando per rendere disponibili quelle somme anche per il prossimo anno scolastico", e che lo scopo è quello di rendere disponibile il bonus anche dopo la scadenza già fissata. Ma non ci sono ancora indicazioni precise.

Sono pertanto gli stessi sindacati a consigliare di utilizzare la carta entro la fine di agosto, visto che già alla fine dello scorso anno scolastico sono rimasti non spesi ben 20 milioni: anche quest'anno il denaro non speso potrebbe tornare nelle mani dello Stato, per poi essere dirotatto su altro, per far quadrare i conti pubblici.

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