Bonaccini, la Procura chiede l’archiviazione per il caso spese pazze
La Procura di Bologna chiede l'archiviazione della posizione di Stefano Bonaccini nell'ambito dell'inchiesta sulle cosiddette spese pazze in Regione Emilia Romagna. L'esponente del Partito Democratico, candidato alle primarie del centrosinistra per le Regionali in Emilia-Romagna, infatti era indagato per peculato dopo gli accertamenti sui rimborsi percepiti dai consiglieri regionali. La richiesta di archiviazione già approdata sulla scrivania del giudice per le indagini preliminari è stata firmata dai Pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari che si sono occupati dell'indagine, ed è stata vistata dal procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini. Come spiegato di suoi stessi legali dopo l'iscrizione nel registro degli indagati, a Bonaccini venivano contestate spese per circa 4mila euro in 19 mesi di attività. Anche per questo gli avvocati dell'esponente Pd avevano subito chiesto istanza di archiviazione.
Bonaccini molto soddisfatto
In attesa della decisione del Gip, ovviamente Stefano Bonaccini si dice soddisfatto della richiesta dei pm. "Sono ovviamente molto soddisfatto della richiesta di archiviazione che dimostra il pieno convincimento da parte degli stessi organi inquirenti dell’assoluta regolarità e correttezza dei miei comportamenti" ha commentato infatti Bonaccini appena appreso la notizia, aggiungendo: "Sono sempre stato convinto di aver fornito gli elementi utili a chiarire tutti i profili oggetto di accertamento e fiducioso nell’operato della magistratura". Commento positivo anche dallo sfidante alle primarie, Roberto Balzani: "La richiesta di archiviazione è una splendida notizia che allontana l'idea di improbabili bruscoloni ancora circolanti in queste ore per inquinare la competizione delle primarie, e rende il confronto vero".
