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Bomba rischia di esplodere, stop ai treni. Ventimila persone evacuate a Fano

Mobilitati anche gli artificieri della Marina militare per neutralizzare l’ordigno, che sarà fatto brillare in mare. Evacuati l’ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. Bloccati anche i treni dato che la stazione si trova nella zona di pericolo. Molte persone in strade, ma le operazioni di sgombero si stanno svolgendo senza troppi problemi.
A cura di Biagio Chiariello
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Una importante operazione di evacuazione è in corso nel centro di Fano, nelle Marche, dopo il ritrovamento stamani di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale in un cantiere dell'Aser in viale Ruggeri sul lungomare Sassonia. La decisione, presa dalla prefettura di Pesaro, è stata necessaria perché la bomba è stata innescata accidentalmente durante alcuni lavori. Si è anche deciso di sfollare l'ospedale Santa Croce e la stazione ferroviaria. La circolazione dei treni è stata interrotta dalle 21,30, dato che la stazione (come il nosocomio) si trova nella zona di pericolo.

Bomba con enorme capacità distruttiva

La bomba in questione è lunga più di un metro e pesante intorno ai 250 kg. La sua pericolosità sta nell’enorme capacità distruttiva e nell’innesco chimico a tempo, che potrebbe far detonare l’ordigno in un lasso di tempo che raggiunge le 144 ore. Si è deciso di sgomberare le persone da case, strutture ed edifici pubblici nel raggio di circa 1.800 metri dal punto di ritrovamento della bomba. Secondo quanto si è appreso, sarebbero stati mobilitati gli artificieri della Marina militare per neutralizzare l'ordigno. L’ordigno sarà fatto brillare in mare, con un’operazione congiunta tra Esercito Italiano e Marina Militare.

Gente in strada, mille soldati in arrivo a Fano

Bus e pullman sono ora in attesa nei punti raccolta per portare i residenti nei ricoveri allestiti dalla protezione civile, code di auto, veicoli della polizia che girano per le strade lanciando messaggi con gli altoparlanti sulla necessità di evacuare il centro della città. C'è molta gente in strada, ma le operazioni per mettere in sicurezza la popolazione si stanno svolgendo ordinatamente. Mille soldati sono in arrivo in città per collaborare alle operazioni.

Il sindaco Massimo Seri ha chiesto di muoversi con i mezzi propri solo a chi ha già una destinazione, gli altri possono andare a piedi nelle sguenti zone di raccolta:
Centro – Dini Salvalai, piazzale Malatesta, caserma Paolini
Lido/Liscia – parcheggio cimitero, palestra Trave
San Cristoforo/Poderino – piazza Unità d’Italia, palestra Nuti
Ospedaletto – piazza Don Orione, piazza San Paolo, Foro Boario
San Lazzaro/stazione – Foto Boario, centro commerciale San Lazzaro, stadio Mancini
Villa Uscenti – Baia Metauro, albergo Mateuro
Sassonia – parcheggio Vanvitelli, via della Marina.

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