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Artificiere ferito, Dipartimento Pubblica Sicurezza precisa: “Provvederemo alle spese”

Secondo la denuncia del sindacato Siulp Mario Vece, l’artificiere della polizia ferito a Capodanno a Firenze da una bomba, avrebbe dovuto pagare le spese mediche come ad esempio l’acquisto di eventuali protesi.
A cura di Susanna Picone
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Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza fa sapere di aver accolto con grande apprezzamento le iniziative avviate in tutta Italia per far fronte alle spese mediche sostenute dall’artificiere rimasto ferito di recente a Firenze, “poiché testimoniano la stima e la vicinanza della cittadinanza, alle donne ed agli uomini della Polizia di Stato impegnati quotidianamente per la sicurezza della collettività”. E precisa che, come accaduto per altri agenti rimasti coinvolti in incidenti in servizio, provvederà, attraverso i preposti uffici, a far fronte a tutte le spese che si renderanno necessarie per le cure del poliziotto.

Mario Vece rimasto ferito a Capodanno a Firenze – La precisazione è arrivata dopo che il sindacato Siulp ha organizzato un incontro per annunciare l’apertura di una sottoscrizione per rendere meno difficile la convalescenza all’artificiere ferito a Firenze e alla sua famiglia. Mario Vece, 39 anni originario del Salernitano, è rimasto ferito a Capodanno nel centro di Firenze da una bomba collocata sulla vetrina della libreria Bargello, culturalmente vicina all’associazione d’estrema destra CasaPound. “Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista nessuna polizza assicurativa – aveva spiegato Antonio Lanzilli, segretario generale del Siulp di Firenze – e per questo abbiamo deciso, in accordo con la moglie del collega, di aprire una sottoscrizione bancaria. Chiederemo poi al Governo di introdurne una nel contratto delle forze dell'ordine”.

La gara di solidarietà per l’artificiere ferito a Firenze – Il conto si chiama “Per Mario” ed è stato aperto alla filiale della banca Unicredit di viale Redi, a Firenze, iban IT38B0200802829000104589397. “La nostra iniziativa è anche una risposta – aveva spiegato Lanzilli – alle centinaia di colleghi, cittadini e aziende che ci hanno chiesto di poter dare aiuto”. “Inoltre – aveva proseguito – attraverso il legale del Siulp, avvocato Massimiliano Annetta, è stata presentata la richiesta di costituzione di parte civile, sia per la famiglia di Mario che per il Siulp di Firenze, nel processo”. Intanto, oltre al segretario del Siulp, è la moglie dell’agente a parlare delle condizioni di suo marito: a suo dire sta meglio, è forte e combatte. Spera di poter tornare presto al lavoro per onorare il suo nuovo ruolo (aveva vinto un concorso da ispettore) e spera anche di poter continuare a coltivare la sua grande passione per la motocicletta.

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