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Bologna, uccide la moglie gravemente malata poi si suicida

Paolo Casolari, 80 anni, ha esploso un colpo di fucile alla moglie Luisa Minghé di 74 anni. La donna era da tempo malata di demenza senile.
A cura di Davide Falcioni
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Tragedia familiare a Bologna, dove l'ottantenne Paolo Casolari ha ucciso la moglie Luisa Minghé di 74 anni con un colpo di arma da fuoco, quindi si è tolto la vita. La donna era da tempo gravemente malata: l'omicidio suicidio si è consumato in via della Secchia, in zona Saffi. A scoprire i corpi dei due è stata la sorella dell’uomo, che abita nello stesso edificio ed ha udito l'esplosione.

Era da poco trascorsa l'ora di pranzo quando i parenti di Casolari hanno sentito il rumore di due colpi provenire dalla camera da letto. La sorella dell'uomo si è precipitata a controllare cosa fosse successo e ha trovato marito e moglie nel letto, ormai senza vita. Sul posto è intervenuta la Polizia.  Stando a quanto emerso il pensionato, depresso, avrebbe prima esploso un colpo in faccia alla moglie Luisa Minghé, 74 anni, per poi rivolgere l'arma verso se stesso. Casolari ha utilizzato un fucile regolarmente detenuto. La donna, da tempo, soffriva di demenza senile.

Risale a un paio di mesi fa un caso analogo, in via Montefiorino, in zona Stadio. Paolo Palmonari, 93 anni, ha assassinato la moglie Anna Bertuzzi, 91 anni, malata da tempo di Alzheimer. Immediatamente dopo si è lanciato nel vuoto da quarto piano del palazzo al civico 6 della strada, a poche decine di metri dalla rotonda di via Andrea Costa.

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