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Bologna, minacce di morte a Cathy La Torre, avvocata delle battaglie per i diritti dei gay

La donna è stata minacciata di morte da un utente su Facebook che le ha scritto: “Pedala… che presto mentre pedali ti arriverà un colpo di pistola sulla fronte. Nessun compromesso con le lesbiche. Nessuno”
A cura di Davide Falcioni
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L'avvocato Cathy La Torre, storica attivista per i diritti Lgbt ed ex consigliera comunale a Bologna, ha ricevuto una minaccia di morte da parte di un utente facebook registrato con il nome di Bonifacio Ferrari. A segnalarlo è stata la stessa La Torre, precisando di avere presentato denuncia e di avere informato prefetto, questore e sindaco. "Cathy La Torre pedala… che presto mentre pedali ti arriverà un colpo di pistola sulla fronte. Nessun compromesso con le lesbiche. Nessuno", si legge nel post sopra la foto di una mano che impugna una pistola puntata all'obiettivo. "Non mi era mai capitata una cosa del genere – ha dichiarato all'ANSA La Torre – ci sono stati insulti ma mai così pesanti e intimidatori. E' una cosa che mi mette ansia perché evidentemente questa persona conosce le mie abitudini".

Ad esprimere solidarietà a Cathy La Torre è stato l'assessore comunale Matteo Lepore, seguito da molte altre personalità del Comune di Bologna, a partire dalla presidente dell'Assemblea Legislativa Simonetta Saliera:  "Troppo spesso violenza e minacce trovano spazio nella vita pubblica. Nel condannarle senza appello, ribadiamo la necessità di una pulizia del linguaggio che deve essere sostanziale e non solo formale: la violenza va sempre respinta e contrastata".

In un'intervista rilasciata a E'Tv La Torre ha dichiarato: "Vedo quotidianamente un’escalation di odio in rete, forse anche perché le più alte cariche istituzionali e chi sta nelle istituzioni si permettono di usare linguaggi che probabilmente fomentano l’odio. Sarebbe bello arrivasse una manifestazione di solidarietà da qualcuno che, anche se di altra parte politica, si dissoci da queste parole. Ci sono nostri concittadini che sono stati consiglieri comunali con me e ora sono membri del governo, mi hanno espresso solidarietà privatamente e mi piacerebbe se questa cosa fosse anche pubblica”.

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