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Bologna, assunta il giorno del parto: la storia a lieto fine di Stefania

Dopo aver trascorso nove mesi tra colloqui finiti nel nulla a causa della gravidanza, la 35enne ha festeggiato nascita del figlio e assunzione lo stesso giorno. Una scommessa per lei ma anche per l’azienda, la Montenegro di Zola Predosa, che, nonostante sapesse della gravidanza, l’ha contattata per un colloquio e infine le ha offerto il posto.
A cura di Antonio Palma
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Quando si presentava ai colloqui e diceva di essere incinta, puntualmente le aziende ritiravano subito l’offerta anche se erano interessate alle sue qualifiche. Poi improvvisamente, quando aveva perso ormai le speranze di poter trovare un lavoro in tempo breve, al suo telefono è arrivata una chiamata: era quella di una nota azienda  che le voleva annunciare che avevano scelto lei: poche ore prima era nato suo figlio. È la bellissima storia a lieto fine di una 35enne bolognese, Stefania Ciucci, che, come racconta Il Resto del Carlino, dopo aver trascorso nove mesi ad aspettare la chiamata ha festeggiato nascita del  figlio e assunzione lo stesso giorno: il 22 ottobre scorso. Una speranza che la neo mamma di Castel San Pietro non aveva mai perso del tutto, presentandosi al colloquio a quindici giorni dal parto pancione enorme.

Una scommessa per lei ma anche per l'azienda, la Montenegro di Zola Predosa, che, nonostante sapesse della gravidanza, l'ha contattata per un colloquio e infine le ha offerto il posto per cui si era candidata e per il quale la donna ha 15 anni di esperienza: executive assistant. Un gesto che l'ha lasciata di stucco anche a causa dei precedenti. "Appena dicevo di essere incinta le aziende ritiravano subito l’offerta. Compresa una che già mi aveva conosciuto in passato e che mi avrebbe fatto firmare il contratto il giorno stesso. Questo nonostante proponessi sempre soluzioni per sgravare le aziende dal ‘peso’ della maternità, nonostante cercassi di non far sentire la gravidanza come un limite e proponessi accordi di ogni tipo per lavorare" ha ricordato infatti la 35enne, aggiungendo: "Capivo che potevano esserci incombenze impellenti per i datori lavoro e che non potevano attendere, ma mi sono accorta che più spesso era una discriminazione".

Poi  un paio di settimane prima del parto è stata contattata via LinkedIn dal talent manager del gruppo Montenegro. "Quando mi sono presentata lì avevo un pancione enorme, ero anche in imbarazzo" ha raccontato Stefania Ciucci, aggiungendo: "Se non mi avessero scelto non me la sarei presa: tanto di cappello, pensavo, anche solo ad avermi dato la possibilità di mettermi in gioco". invece il giorno del parto arriva la conferma del'assunzione. "Non ci credevo. Nei giorni successivi ho firmato il contratto. Inizio dopo la maternità. Mi sono venuti incontro sotto tutti i punti di vista: è fantascienza" ha spiegato

Un gesto che ha fatto entrare di diritto la Montenegro nell’Albo Gender Label istituito dalla Città Metropolitana per segnalare le aziende che applicano le buone pratiche di pari opportunità. Ad enunciarlo, in apertura del Consiglio metropolitano, il sindaco di Bologna Virginio Merola. "La signora ha ricevuto la notizia dell’assunzione il giorno stesso del parto. L’azienda ha così dimostrato di saper riconoscere le capacità e le competenze delle lavoratrici e dei lavoratori al di là della situazione contingente e dei pregiudizi di genere" ha ricordato il primo cittadino, aggiungendo: "Proporremo all'azienda di candidarsi per il riconoscimento che sarà attribuito annualmente dalla Città metropolitana di Bologna, a partire dall’anno 2019, alle imprese che dimostreranno di avere attuato azioni che, in relazione alle politiche di parità di genere e alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro, siano innovative o simboliche".

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