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Bologna. Anziani abusati in casa famiglia, le intercettazioni choc: “Tra un po’ muori e ti passa”

Anziani picchiati, insultati, lasciati al freddo e al buio. Quattro persone arrestate, il titolare è in carcere. Dalle intercettazioni emergerebbero anche gli episodi di violenza sessuale con una donna lasciata in lacrime: “Quando vuoi lo torniamo a fare”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Sei ridicola, una str…”. E ancora: “Rompiscatole, vedrai che ti passa dopo, tra un po’ parti…”, oppure “Te sei una deficiente… ti stronco”. Sono alcune delle intercettazioni dei carabinieri di San Benedetto e Vergato in merito alle indagini sulle violenze e i maltrattamenti sistematici contro gli anziani ospiti della casa famiglia sull'Appennino bolognese: “Vedrai che dopo ti passa, tra un po' te ne vai”, dice ridendo una delle operatrici a una degente, con un'infelice battuta sul tempo che le resta da vivere. La struttura era stata aperta da circa un anno, risultando idonea e affidabile. Ma quel che avveniva all’interno era “raccapricciante”, come ha ammesso il comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, colonnello Pierluigi Solazzo. Anziani picchiati, umiliati, lasciati al freddo e senza cibo; poi c’è il caso di una degente non autosufficiente che avrebbe subito due abusi sessuali. A carico del titolare, un 52enne bolognese che è finito in carcere, c'è appunto anche l'accusa di violenza sessuale. Gli altri tre provvedimenti, agli arresti domiciliari, hanno raggiunto la moglie 53enne dell'uomo e due operatrici sanitarie. La casa famiglia è stata sequestrata dai militari della compagnia di Vergato, che da qualche mese avevano avviato indagini, anche e sopratutto con l'utilizzo di telecamere nascoste che hanno ripreso "immagini strazianti". Tutti gli ospiti della struttura sono stati ricollocati dall'Azienda sanitaria, d'intesa con il Comune.

In un’occasione, stando alle intercettazioni ambientali, una anziana ha cercato di rivelare al figlio i maltrattamenti subiti. L’uomo però sottovaluta le parole della madre e si limita a chiedere spiegazioni al titolare. Il quale poi si ‘vendica’ sulla donna: “Parlare, parlare, parlare, senza sapere cosa stai dicendo – la minaccia –. Vorrai mica morire sana eh?”. E poi la obbliga a tenere un braccio sollevato sopra la testa: “Se torna a scendere io ti rompo la manina”, grida all’anziana che fatica a muoversi. Dalle indagini emergono anche gli sconvolgenti episodi di violenza sessuale; stando alle informazioni ricevute dai militari, non si tratterebbe neppure casi isolati. Episodi documentati dalle intercettazioni nelle quali si sentono i pianti della donna e la voce del titolare che, al termine, le dice: "Quando vuoi lo torniamo a fare".

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