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Bollette a 28 giorni, l’iniziativa del Codacons per chiedere il rimborso

Il Codacons ha lanciato una campagna per incentivare gli utenti a presentare ricorso e chiedere il rimborso per il pagamento delle bollette emesse da alcuni operatori telefonici a 28 giorni, invece che con la classica fatturazione mensile. È possibile anche rivolgersi ai Corecom regionali per accedere alla conciliazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nonostante la delibera dell’Agcom che vieta la fatturazione a 28 giorni per gli operatori telefonici su linea fissa, molte compagnie non si sono ancora adeguate e continuano a erogare bollette a scadenze minori rispetto a quelle previste dall’Agcom. La conseguenza è che si arriva a pagare, durante un anno, 13 bollette invece che 12. Motivo per cui il Codacons ha lanciato una campagna con la quale invita gli utenti danneggiati a fare reclamo e a presentare una richiesta di rimborso di quanto versato in più per ogni bolletta a 28 giorni. In realtà la delibera dell’Agcom risale a marzo del 2017, motivo per cui è difficile avere un riscontro reale su casi di rimborsi ricevuti finora da utenti che hanno presentato reclamo.

Nello specifico, gli strumenti messi a disposizione dal Codacons al costo di un sms di due euro, sono: un “reclamo/diffida con richiesta di rimborso di quanto versato illegalmente in più per ogni bolletta a 28 giorni inviata al gestore in indirizzo” e, in caso di mancato riscontro entro 30 giorni o di risposta negativa al rimborso di un “formulario Ug parzialmente precompilato in relazione alla fatturazione a 28 giorni, così da accedere alla conciliazione presso i Corecom e richieste l’applicazione degli indennizzi automatici”. Sul suo sito, il Codacons spiega che la “conciliazione rappresenta una procedura semplice e gratuita di risoluzione extragiudiziale delle controversie, obbligatoria per legge nelle liti tra utenti e operatori di comunicazioni elettroniche, ideata per tutelare i diritti dei consumatori”.

Bollette a 28 giorni, la possibilità di aprire una conciliazione ai Corecom

All’iniziativa del Codacons si affiancano quelle di singoli Corecom (le autorità regionali per la comunicazione). Il Corecom Piemonte, ad esempio, si è detto “disponibile per tutti coloro che vorranno aprire un contenzioso nei confronti di una compagnia di comunicazione, laddove lo ritengano necessario e anche per importi minimi. Il servizio offerto dal Comitato è totalmente gratuito e raggiunge, nella nostra Regione, l’80% di risoluzione in conciliazione”.

Bollette a 28 giorni, la proposta del Pd per abolirle

Come ricorda lo stesso Codacons, le sanzioni dell’Antitrust “alle tre principali compagnie nel mercato italiane” non hanno avuto effetti e si produce un rincaro sulle bollette del “8,6% l’anno” con il pagamento di 13 fatture invece di 12. Negli scorsi giorni, la deputata del Pd e vicecapogruppo del partito alla Camera Alessia Morani ha proposto di vietare con un provvedimento specifico la fatturazione a 28 giorni. L’idea lanciata dalla Morani è allo studio degli uffici legislativi del Pd e potrebbe essere inserita nella prossima legge di bilancio.

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