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Bollette a 28 giorni, i gestori contro il divieto: “Le 13 fatture sono un vantaggio per i clienti”

Le società di telefonia stanno cercando di contrastare il divieto di fatturazione a 28 giorni e i lobbisti spiegano che in realtà le 13 fatture annue costituirebbero un vantaggio per i clienti e non un ingiusto rincaro.
A cura di Charlotte Matteini
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Il governo Gentiloni e il Pd hanno da tempo dichiarato che hanno intenzione di vietare la fatturazione a 28 giorni che le società di telefonia e internet hanno introdotto nel corso degli ultimi anni, ma a quanto pare i gestori non ci stanno e non hanno intenzione di tornare a emettere solo 12 bollette all'anno – una al mese – e si preparano a contrastare l'iniziativa di governo. Secondo quanto annunciato finora, il partito di maggioranza ha intenzione di presentare un emendamento – alla legge di bilancio oppure al decreto fiscale – per imporre il divieto di fatturazione a 28 giorni e istituire un indennizzo da 50 euro in favore dei consumatori che fino a oggi hanno pagato più di quanto dovuto. Come detto, però, le società di telefonia non sono d'accordo con l'iniziativa annunciata e hanno spiegato che, in realtà, la fatturazione a 28 giorni sarebbe una pratica pensata per avvantaggiare i clienti.

Sì, proprio così: una fattura in più all'anno, secondo i gestori, non sarebbe un danno per i consumatori, ma permetterebbe loro di usufruire di più traffico telefonico. Come riporta il quotidiano La Repubblica, "i lobbisti delle società spiegano ai parlamentari che la maggior parte dei clienti mobili ha un tesoretto di chiamate, sms e giga di traffico che è libero di utilizzare. Consumato questo tesoretto, però, il cliente comincia ad andare in mare aperto. Comincia, cioè, a pagare a consumo con esborsi che possono essere anche molto dolorosi. Ora la fatturazione classica – quella mensile – comporta che il cliente utilizzi il tesoretto durante 30 o 31 giorni. Dunque, questa persona più facilmente esaurirà la sua riserva di chiamate, sms, giga – in 30 o 31 giorni – per finire nel mare aperto e in tempesta del pagamento a consumo. Viceversa la fatturazione a 28 giorni rende questo rischio di sforamento e superamento del tesoretto più basso. Non solo. La bolletta a 28 giorni, che produce 13 bollette in un anno, procura al cliente anche 13 ricariche nell'anno del famoso tesoretto mensile collegato alla sua offerta. Viceversa, la bolletta mensile porta con sé soltanto 12 ricariche nel corso dei 12 mesi. Le 13 bollette e la fatturazione a 28 giorni comportano un aumento della spesa annua per il cliente, nell'ordine dell'8.6 per cento. Ma questo aumento sarebbe giustificato – questa la tesi delle società – da una maggiore disponibilità di telefonate, sms, giga di navigazione nell'anno. E questa fatturazione a 28 giorni rappresenterebbe anche un paracadute migliore contro le rovinose cadute di chi chiama o naviga molto, sforando i tetti di consumo della sua offerta".

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