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Boldrini scrive a Zuckerberg: “Le pagine Facebook che inneggiano al fascismo vanno chiuse”

La presidente della Camera Laura Boldrini rivolge un appello a Mark Zuckerberg: “Le pagine Facebook che inneggiano al fascismo e al nazismo vanno chiuse. Fascismo e nazismo sono state tragedie globali”. E aggiunge: “La favola di un fascismo buono è falsa”.
A cura di Stefano Rizzuti
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I siti e le pagine Facebook che inneggiano al fascismo e al nazismo vanno chiuse. Ne è convinta la presidente della Camera Laura Boldrini che parla di siti e pagine che “aumentano continuamente”, definendole “pagine della vergogna”. Durante il convegno ‘Perseguitati per Legge – 1938, ottant’anni fa le leggi razziali’, la Boldrini dichiara di aver anche scritto al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg “per sottolineare quanto questa non sia una dimensione sostenibile in una democrazia”.

Il problema non è solo italiano, secondo la presidente della Camera: “Fascismo e nazismo sono state tragedie globali e non ci può limitare a dire che l'apologia del nazismo o del fascismo è reato solo in Italia, altrimenti si diventa parte del problema. Mi auguro ci sia più attenzione e sollecitazioni nei confronti di questa piattaforma e del fatto che sta diventando parte del problema, con la diffusione di un pensiero criminale che ha causato morte nel nostro continente ma non solo”.

‘Non c'è stato un fascismo buono'

Boldrini sottolinea che “tanti sottovalutano il pericolo del proliferare di gruppi di ragazzi che si ispirano chiaramente a nazismo e fascismo, che professano idee di odio e discriminazione, sostenute dalla falsità del revisionismo e del negazionismo. Non bastano leggi e sanzioni, pure necessarie e da applicare, ma discutere con i ragazzi e le ragazze perché capiscano cosa è successo in quel periodo”.

La presidente della Camera si dice felice della nomina a senatrice a vita di Liliana Segre decisa dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Argomento con cui si collega ai lager, ricordando che anche in Italia “furono costruiti campi di sterminio e concentramento: ce ne furono circa 40 e se ne parla pochissimo”. Sarebbe questa la dimostrazione “di quanto sia falsa la favola di un fascismo buono, che venne poi condizionato da un nazista cattivo”.

"Oggi – commenta ancora Boldrini – abbiamo il dovere di ricordare che nei campi di sterminio si consumò un programma pianificato, scrupolosamente e burocraticamente eseguito, volto all'annientamento del popolo ebraico e di altre minoranze. Basta quindi con l'idea sbagliata della follia omicida, ci fu un approccio scientifico". "Lo sterminio degli ebrei – conclude l'attuale esponente di Liberi e Uguali – non fu dunque un'improvvisazione, ma fu pianificato nel corso degli anni dai regimi nazista e fascista. Le stesse leggi razziali furono approvate sia in Germania che in Italia con contenuti praticamente identici".

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