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Blitz israeliano in Cisgiordania: ucciso killer di un rabbino, era palestinese più ricercato

Il giovane, individuato e raggiunto dalle forze speciali, è stato freddato in un villaggio del nord della Cisgiordania. Il blitz a poche ore da un nuovo attentato palestinese ad un insediamento israeliano in Cisgiordania.
A cura di Antonio Palma
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Blitz armato nelle scorse ore da parte dell'esercito israeliano in Cisgiordania. Dopo una caccia all'uomo durata un mese, i servizi segreti di Tel Aviv infatti hanno individuato e ucciso in un'azione militare Ahmed Nassr Jarrar, il 22enne palestinese al momento il più ricercato in Cisgiordania perché considerato coinvolto nell'omicidio di un rabbino avvenuto il 9 gennaio scorso. Jarrar, che secondo Israele era armato e stava pianificando altri attacchi dal suo covo, è stato raggiunto da un'unità speciale delle forze di sicurezza israeliane e assassinato in un edificio del villaggio di  Yamoun, nell'estremo nord della Cisgiordania.

Secondo le autorità di tel Aviv, al momento dell'uccisione l'uomo aveva con sé diverse armi tra cui un fucile mitragliatore M16 e ordigni esplosivi. A rendere nota l'uccisione di Jarrar è stato  lo stesso servizio di sicurezza israeliano, lo Shin Bet, che ha descritto l'uomo come partecipante "attivo" nell'assassinio del rabbino Raziel Shevah. Il 35enne rabbino vene freddato da colpi d'arma da fuoco sparati da una cellula palestinese di Jenin legata ad Hamas i cui membri erano stati catturati lo scorso 18 gennaio dall'esercito israeliano, a parte Jarrar.

L'agguato mortale al 22enne rischia di far risalire la tensione nella regione soprattutto con Hamas visto che Jarrar era figlio di un comandante dell'ala militare del gruppo armato palestinese. L'agguato del resto arriva a poche ore da un nuovo attentato palestinese ad un insediamento israeliano in Cisgiordania dove un israeliano è stato accoltellato a morte nei pressi di Ariel. Da Gaza ovviamente Hamas ha subito lodato l'atto invitando anche l'Autorità nazionale palestinese (Anp) a cancellare la cooperazione di sicurezza con Israele. Dal lato opposto gli israeliani hanno avvertito che "la leadership palestinese deve essere ritenuta responsabile per l'orribile attacco terroristico di oggi che è il risultato diretto dell'incitamento e dei finanziamenti agli estremisti da parte dell'Autorità Nazionale Palestinese".

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