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Blitz antiterrorismo nel Nord Italia, 3 arresti: “Reclutavano jihadisti”

L’operazione del Ros dei carabinieri coordinata dalla procura distrettuale antiterrorismo di Genova nelle province di Savona, Milano e Torino. Fermati due egiziani e un algerino.
A cura di Susanna Picone
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Operazione antiterrorismo del Ros dei carabinieri coordinata dalla procura distrettuale antiterrorismo di Genova in Liguria, Lombardia e Piemonte. Questa mattina i militari hanno eseguito a Finale Ligure (Savona), Cassano d’Adda (Milano) e Torino tre decreti di fermo emessi dalla Procura Distrettuale Antiterrorismo di Genova nei confronti di altrettanti indagati, di cui due di nazionalità egiziana e uno algerina, ritenuti responsabili di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Un quarto soggetto, destinatario di un analogo provvedimento restrittivo, risulta invece attualmente irreperibile all’estero. Le indagini dei carabinieri del Ros, coordinate dal sostituto procuratore Federico Manotti, hanno consentito di individuare un gruppo egiziano, organizzato su base familiare e stanziato tra la Liguria e la Lombardia, che sul web si occupava di diffondere materiale jihadista e di instradare combattenti dal nord Africa in territorio siriano e in Libia per conto del sedicente Stato Islamico.

L’operazione dei carabinieri – Allo scopo di dissimulare l’adesione all’ideologia più radicale taluni indagati, spiegano i carabinieri, avevano peraltro volutamente conformato il proprio atteggiamento e le proprie abitudini in modo tale da evitare riferimenti anche solo velatamente religiosi e/o di appartenenza al mondo islamico. L’opera di propaganda e proselitismo era svolta esclusivamente in rete non solo mediante canali riservati ma, ricorrendo a pseudonimi e account fake, anche sui social media. I servizi di monitoraggio hanno permesso di documentare la condivisione in via riservata del giuramento di fedeltà al califfo Al Baghdadi, poi pubblicato in chiaro su Facebook da altro indagato. La formula ricalca, con alcune varianti, il testo già emerso in altri contesti investigativi recentemente oggetto di sentenza di condanna da parte della Corte di Assise di Milano.

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