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Blitz antiterrorismo in Sardegna, un arresto: “Voleva mettere veleno nella rete idrica””

L’operazione è stata condotta dagli uomini dei Nocs, insieme alle squadre Digos di Nuoro e Cagliari con il coordinamento della Dda di Cagliari. Il presunto terrorista è un 38enne di origine palestinese che secondo l’accusa stava progettando un attentato chimico contro la rete idrica dell’acqua potabile sull’Isola.
A cura di Antonio Palma
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Blitz antiterrorismo dei reparti speciali della polizia di stato nella prima mattinata di mercoledì in Sardegna. Gli uomini del Nocs sono entrati in azione a Macomer, in provincia di Nuoro, bloccando e arrestando in strada un uomo che è sospettato essere un terrorista islamico in procinto di compiere un attentato nel nostro Paese. L’operazione è stata condotta dagli uomini dei Nocs, insieme alle squadre Digos di Nuoro e Cagliari con il coordinamento della Dda di Cagliari e si è conclusa con l'arresto  del sospetto nel  pieno centro nella cittadina del Marghine. Al momento del fermo l'uomo era a bordo di un furgone che è stato bloccato dalle teste di cuoio già in attesa da questa notte.  Prima di dare via all’operazione, alla quale hanno partecipato anche unità cinofile, infatti  la polizia ha bloccato l’intera zona per evitare che qualcuno potesse rimanere coinvolto nel blitz. Quando il sospetto è uscito di casa ed è salito a bordo del furgone per muoversi, è stato immobilizzato e arrestato.

Il presunto terrorista è un 38enne di origine palestinese che, secondo l'accusa, stava progettando un attentato chimico. In particolare pare che progettasse di avvelenare le condotte idriche dell'acqua potabile gettandovi del veleno.  In Sardegna l'uomo si era trasferito da qualche tempo, dopo essere fuggito dal Libano, e sembra vivesse una vita normale con la compagna e un regolare permesso di soggiorno. Per gli inquirenti, però, dietro quell'esistenza tranquilla si celava invece un terrorista estremista islamico pronto ad entrare in azione. "Questo è un arresto di grande importanza: l’accusa è di aver aderito allo pseudo stato terrorista islamico, il Daesh. Il soggetto ha progettato una modalità di attacco attraverso la ricina e l’antrace" ha chiarito Federico Cafiero de Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, rivelando: "L’indagine nasce a settembre, quando è stato comunicato che a Macomer un palestinese si stava muovendo per utilizzare degli strumenti nel corso dei mesi successivi durante una prossima festività. Le informazioni arrivano dell’arresto in Libano di un cugino dell’uomo fermato in Sardegna".

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