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Blacklist di ebrei italiani sul web, indaga la Procura di Roma

L’elenco pubblicato in rete sul sito web Radio Islam viene definito come una lista “degli ebrei influenti in Italia”
A cura di Antonio Palma
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UPDATE: La Procura ha chiesto l'oscuramento del sito. Così come si pensava, dopo gli accertamenti del caso la Procura Roma ha chiesto l'oscuramento del sito Radio Islam sul quale è stata pubblicata una lista di ebrei italiani indicati come influenti nei rispettivi ambiti professionali. Le accuse formulate dai magistrati romani sono ancora a carico di ignoti e ipotizzano i reati di minaccia e di diffamazione con l'aggravante dell'odio razziale. I pm hanao incaricato la polizia postale di risalire ai gestori del sito.

Una lista di personalità italiane di religione ebraica che comprende imprenditori, intellettuali e giornalisti, diffusa online attraverso il sito web Radio Islam. Su questo stanno indagando ora i pm della Procura della Repubblica di Roma ipotizzando i reati di minaccia e diffamazione, con l'aggravante dell'odio razziale. Il fascicolo sul caso è stato appena aperto e per questo le ipotesi di reato per il momento sono a carico di ignoti. L'elenco pubblicato in rete viene definito come un una lista "degli ebrei influenti in Italia", e vi trovano posto una serie di personaggi dai più vari settori, dall'imprenditoria alla cultura. Del resto lo stesso sito riporta anche una serie nutrita di documenti sul presunto "potere ebraico" in Italia riferendosi tra le altre cose al presunto "protocolli savi di sion" o al "monopolio ebraico nei mass media in Italia" o "all'Influenza Sionista nei media italiani".

Al momento il sito è ancora online ma non si esclude che a breve le pagine possano essere oscurate dalle autorità di polizia dopo gli accertamenti del caso. La Procura di Roma ha dato mandato di investigare sul caso agli agenti della Polizia postale che forniranno un rapporto completo sul quale poi i magistrati prenderanno una decisione. "È una un'iniziativa squallida, razzista e intollerabile, che offende in primo luogo i musulmani che hanno scelto la strada del dialogo e del rispetto" spiega in una nota la Federazione nazionale della stampa italiana, mentre il sindacato dei giornalisti Usigrai ha parlato invece di "un gesto vergognoso", augurandosi «che arrivi subito la più netta condanna di tutto il mondo politico, culturale e religioso"

"Dispiace che ciò accada proprio mentre l'Europa, dopo gli attentati di Parigi, è impegnata a costruire valori di accoglienza e di integrazione verso i migranti musulmani. Contro le derive xenofobe e populiste e contro gli estremismi dell'estrema destra" ha commentato invece lex presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, aggiungendo: "Stupisce che questo antisemitismo accomuni neonazi a islamisti. Auspico che la comunità musulmana italiana possa avere leader democraticamente eletti coi quali costruire un dialogo serio. Oggi ci troviamo di fronte a sedicenti esponenti dell'islam, non eletti da nessuno, che gestiscono fondi di dubbia provenienza, che si presentano come dialoganti per poi fare propaganda antisemita. L'unico modo che abbiamo per reagire a questi estremismi razzisti  è promuovere una cultura di integrazione".

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