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Bimbo di 7 anni si oppone allo stupro: 21enne lo uccide, gli cava gli occhi e gli taglia la lingua

Il piccolo Purshotam Kumar è stato brutalmente assassinato in una baraccopoli di Delhi, dopo essere stato rapito mentre giocava fuori dalla sua casa. L’assassino è il tossicodipendente Sandeep Singh, 21 anni, che ha confessato lo sconvolgente delitto non appena la polizia lo ha catturato. “Dovete impiccarlo, non ha senso che viva ancora” dice ora la donna.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha provato a difendersi dall’uomo che voleva violentarlo. Ma il suo aggressore, in tutta risposta, lo ha ucciso, per poi brutalizzare il suo cadavere: gli ha cavato gli occhi, gli ha tagliato la lingua e lo ha colpito all’addome prima di gettarlo nella spazzatura. Una storia orrenda quella avvenuta lo scorso 2 aprile nella baraccopoli di Harkesh Nagar, in India. La vittima, Purshotam Kuma, aveva solo sette anni, mentre il suo aggressore reo confesso, Sandeep Singh, è un 21enne con problemi di alcol e droga. Ora la madre del piccolo, Puja Devi, cameriera 25enne, pretende che sia  fatta giustizia per suo figlio e per il “numero allarmante” di minorenni violentati e uccisi in India. “Lo voglio impiccato. Non voglio che lo faccia a un altro bambino, a nessun altro bambino" è il grido della donna. "Non c'è motivo che resti vivo, deve essere impiccato. I bambini saranno al sicuro solo quando la polizia catturerà uomini come lui. La polizia ha bisogno di fare il proprio lavoro” dice Puja, secondo quanto riporta il Daily Mail.

Il racconto della madre

Purshotam stava giocando fuori dalla sua casa il 2 aprile quando fu rapito. Sua madre era in casa a preparare la cena. “Continuavo a chiamarlo, controllando se fosse a posto e lui mi rispondere: ‘Sono qui mamma’, ma poi all'improvviso è sparito” ricorda la donna. “L'ho chiamato ma nessuna risposta. Sono uscito ma non sono riuscito a vederlo. Poi alcuni vicini mi hanno detto che si era allontanato con un ragazzo". Puja sostiene di aver chiamato subito il marito, Rakesh Kumar, 27 anni, e di essersi recato insieme a lui alla vicina stazione di polizia: “Non hanno fatto niente per trovarlo, mi hanno semplicemente detto: ‘lo hai avuto, ora cercarlo’” denuncia. A quel punto, i genitori si sono messi a cercarlo per le strade di Harkesh Nagar: “Quella notte ho capito che mio figlio se n'è andato. Mia madre continuava a dire che sarebbe andato tutto bene, ma io sapevo già come stavano le cose” dice la 25enne.

Il ritrovamento del corpo martoriato

E la mattina del 5 aprile, la polizia ha chiamato i familiari per sapere loro che il corpo del bimbo era stato rinvenuto a soli due minuti a piedi dalla casa di famiglia, circondato dalla spazzatura. “Mi sono precipitata lì con un barlume di speranza, ma quando sono arrivata e ho visto i suoi piedi sporgere da sotto una coperta, ho capito e sono semplicemente crollata” ricorda la madre. "Aveva dei tagli  su tutto il corpo. La sua faccia non era nemmeno riconoscibile, ma abbiamo potuto vedere abbastanza per sapere che era il nostro Purshotam ", ha detto la donna. L'ispettore Anand Yadav, della stazione di polizia di Okhla, ha detto che Singh avrebbe attirato il ragazzino con della cioccolata. Ha provato a sodomizzare il ragazzo, ma quando ha iniziato a urlare lo ha strangolato. A quel punto, ne ha brutalizzato il cadavere. “Non abbiamo litigato con nessuno. Perché ha fatto questo a mio figlio, alla mia famiglia? Siamo a pezzi. Non so cosa fare con me stesso ora” dice affranta la madre.

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