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Bimbi non vaccinati esclusi da gita di classe, genitori: “In campagna è ambiente aperto”

I piccoli avevano ricevuto una deroga da alcuni mesi ma non si sarebbero messi in regola coi vaccini così è scattata l’esclusione anche dalla gita. Per i genitori si tratta di una decisione “assurda” che arriva “a una manciata di giorni dalla fine dell’anno” e oltretutto per un’uscita programmata in un “ambiente aperto e rurale”
A cura di Antonio Palma
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Avevano già ottenuto una deroga dall'istituto scolastico perché i loro bambini continuassero a frequentare la scuola materna in attesa di andare all'Asl per fare il vaccino ma ancora non si erano messi in regola, così quando è arrivato il momento di una breve gita scolastica fuori porta in vista della fine dell'anno, ai piccoli è stato impedito di tornare a scuola ma anche di partecipare alla gita. È quanto capitato a quattro piccoli alunni  di un scuola sarda, l'istituto comprensivo "Anna Compagnone" di Palau, in Gallura, e che ha scatenato le ira dei genitori. Questi ultimi infatti, hanno accompagnati lo stesso i bimbi al punto di partenza della gita, pensando che il provvedimento non riguardasse anche le uscite esterne. A sbarrare loro il passo però hanno trovato il dirigente scolastico che è stato inflessibile, negando ai ragazzini la possibilità di partecipare all'escursione.

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri che, constatata l'assenza di una valida documentazione sulla vaccinazione dei quattro bambini, hanno segnalato l'episodio alla procura di Tempio Pausania. La vicenda che ha scatenato un vespaio di polemiche probabilmente avrà ora anche uno strascico in Tribunale. Secondo i genitori dei bimbi interessati è una decisione "assurda" che  arriva "a una manciata di giorni dalla fine dell'anno" e oltretutto per un'uscita programmata in un "ambiente pubblico e rurale". "Il problema non è la gita ma una irregolarità nelle iscrizioni già segnalata e seguita poi da un provvedimento che disponeva la non frequenza. La scuola ha continuato ad accogliere i bambini anche in questa situazione, ma per far rispettare la disposizione a un certo punto è stata costretta a chiedere l'intervento dei carabinieri" ha dichiarato il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani.

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