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Bimbi intossicati nelle scuole a Pescara: colpa di un batterio della carne, 180 casi

I primi risultati dell’indagine epidemiologica effettuata dalla Asl di Pescara sui piccoli coinvolti ha escluso la salmonella: a causare le intossicazioni alimentari nei bambini sarebbe stato un batterio che di solito si trasmette attraverso alimenti contaminati, in particolare carni. Le mense restano chiuse in attesa delle verifiche sui campioni di cibo prelevati.
A cura di Antonio Palma
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Non è il virus della salmonella ad avere provocato i malesseri nei bambini delle scuole di Pescara, colpiti da una intossicazione alimentare nei giorni scorsi dopo avere mangiato nelle mense scolastiche della città abruzzese. Il germe responsabile dell'allarme che ha comportano la chiusura dei refettori per ordine del sindaco è il batterio Campylobacter, tra le malattie batteriche gastrointestinali più diffuse al mondo che si trasmette tramite alimenti contaminati, in particolare carni crude non trattate o poco cotte, e che da dieci anni ha registrato un incremento di casi. Lo hanno stabilito i risultati del prime analisi dell'indagine epidemiologica effettuata dalla Asl di Pescara sui piccoli coinvolti.

Sono dati parziali, spiegano alla Asl, ma “già significativi”. Delle 17 coprocolture in corso nel laboratorio della Asl di Pescara sui campioni prelevati, infatti, 13 hanno già dato esito positivo al Campylobacter e le restanti potrebbero darlo nelle prossime ore. A questa conclusione si è arrivati  con le analisi di laboratorio eseguite sui campioni prelevati sui primi bambini arrivati in ospedale venerdì scorso ma le analisi ora proseguiranno per confermare i primi dati. Sarà una operazione lunga visti i casi denunciati, saliti nel frattempo a 180 compresi alcuni insegnanti, che hanno mangiato a scuola e accusato gli stessi malori dei piccoli, e distribuiti tra gli ospedali di Pescara, Chieti e Atri.  Circa una trentina i casi più gravi e quindi ricoverati ma, come fa sapere l'Asl, nessuno dei pazienti versa in gravi condizioni. I piccoli sono stati già trattati con terapie adatte al  batterio individuato e rispondo bene alle cure.

Le mense scolastiche intanto restano chiuse perché il sospetto è che il batterio si sia diffuso a causa del cibo distribuito proprio nei refettori di almeno sei istituti di Pescara. Maggiori certezze in questo senso si avranno dai risultati delle analisi in corso da parte dell’Istituto Zooprofilattico sui campioni di cibo sequestrato da ispettori Asl e Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense scolastiche cittadine. Solo così infatti sarà possibile ricostruire la filiera alimentare e accertare l’origine della contaminazione. Nel mirino degli investigatori, coordinati dalla la Procura di Pescara, c’è il cibo distribuito ai bimbi nei giorni precedenti ai malori.

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