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Bimba invalida da 5 anni, nessun risarcimento ad Aurora: “L’Inps si è intascata i nostri soldi”

Aurora Masato, 8 anni, è in sedia a rotelle dal 2013 dopo l’incidente stradale causato da un uomo che guidava sulla romeo sotto l’effetto di stupefacenti e che ha centrato l’auto guidata dalla mamma. Da allora è guerra legale con l’Inps.
A cura di B. C.
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Sono ormai passati cinque anni da quando la vita di Tania Maritan è cambiata per sempre. La 42enne era con sua figlia Aurora, sulla sua Twingo, quando è stata vittima di un terribile incidente sulla Romea, fra Lughetto e Giare di Mira, in provincia di Venezia. All’improvviso un’auto guidata da un giovane sotto l'effetto di stupefacenti, è uscita da una stradina privata invadendo la sua corsia. Per evitarla ha perso il controllo del mezzo ed è finita sulla corsia opposta addosso a una Passat. Per Tania e la sua bambina da quel momento è iniziato il calvario. Per la bimba tutt’oggi proseguono le costosissime cure in diversi centri specializzati, Aurora, 8 anni, di Arino di Dolo, è infatti rimasta in sedia a rotelle; per la donna continua invece la battaglia legale contro le assicurazioni e contro l'Inps per ottenere un risarcimento dovuto e una pensione di invalidità che è stata prima concessa e poi revocata per ben due volte. “Chiediamo all'assicurazione", spiega Tania Maritan a La Nuova Venezia “che si metta una mano sulla coscienza. Finora ha risposto in modo del tutto insoddisfacente in termini di anticipi alle nostre richieste di risarcimento. Chiediamo all'assicurazione che ci dia il massimale previsto per i terribili danni patiti da me e da mia figlia Aurora, e cioè 5 milioni di euro”.

L'Inps, pur non erogando la pensione alla mamma, avrebbe incassato preventivamente 195 mila euro non restituendoli all'assicurazione. “La condotta Inps”, spiega l'avvocato Augusto Palese, “nei confronti di Tania Maritan è davvero assurda. Prima l'ente ha concesso una pensione perché i danni dell'incidente – da una sua valutazione – risultavano superiori al 66% in termini di percentuale di invalidità. Per erogare la pensione però l'Inps si è fatta già dare dall'assicurazione, come previsto per legge, 195 mila euro. In un secondo tempo l'Inps ha fatto una revisione del danno e ha deciso che era inferiore ai due terzi e quindi il diritto alla pensione non c'era più. Ci siamo opposti alla revisione e abbiamo vinto. Per qualche mese la pensione è stata erogata, poi è arrivata puntuale un'altra revisione che la negava nuovamente. E puntualmente abbiamo fatto un altro ricorso che speriamo nuovamente di vincere”. Ma ancora Tania Maritan non può usufruire della pensione per pagare i trattamenti alla sua Aurora. “Il fatto paradossale – ricorda Palese – è che pur non erogando la pensione, l'Inps si è intascata i 195 mila euro, somma che, ora che la pensione non c'è più, non ha però restituito”.

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