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Bimba di 6 anni morta di meningite in 4 ore. Non era vaccinata. Il padre: “Ora che dice Salvini?”

Giulia non è stata vaccinata perché il giorno dell’appuntamento aveva la febbre. Stava aspettando la chiamata per una nuova data, poi però ha contratto la famigerata malattia che l’ha uccisa. “I vaccini salvano le vita” dice il padre tra le lacrime, che poi polemizza col leader della Lega.
A cura di Biagio Chiariello
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Una bambina di 6 anni è stata uccisa nel giro di 4 ore senza che né i genitori né i medici potessero fare nulla per salvarla. Giulia aveva contratto la meningite di tipo C: non era stata vaccinata e probabilmente quella puntura avrebbe potuto salvarle la vita, come ammette oggi il papà a Stasera Italia. L’uomo ha spiegato che la figlioletta non ha potuto presentarsi all’appuntamento prefissato perché aveva un po’ di febbre ma poi nell’attesa di un'altra data il famigerato batterio se l'è portata via.” Mia figlia, per un vaccino non fatto, uno solo, non c’è più”, racconta il padre in lacrime. “Abbiamo giocato al parco come tutti i giorni, la mattina si è svegliata con un po’ di febbre”, ricorda emozionato. Poi nel pomeriggio la bimba si è svegliata ma aveva qualcosa che non convinceva i suoi genitori: “Mal di testa, le facevano male le gambe, siamo corsi in ospedale e in quattro ore ce l’ha portata via” spiega l’uomo.

La polemica con Salvini

La testimonianza del papà di Giulia arriva a margine dopo la polemica sollevata dalle parole di Matteo Salvini. “Dieci sono inutili, se non dannosi”. In merito alla critica del ministro dell'Interno alla legge che prevede l'obbligatorietà delle vaccinazioni per poter accedere agli asili e alle scuole elementari, l’uomo su Rete 4 ha replicato: "Vorrei metterti al mio posto a raccontare di tuo figlio e poi vediamo se dici ancora che i vaccini non servono a niente". Poi l’appello al capo del Viminale: “Non deve decidere il genitore, i vaccini devono essere obbligatori”.

L'importanza dei vaccini

“I vaccini salvano vite, noi lo volevamo fare. Non è stato fatto solo perché la bambina aveva la febbre. Dovevamo aspettare che ci richiamassero. La chiamata è arrivata tardi", spiega ancora il padre della bambina morta il 2 novembre dello scorso anno. Affinché storie del genere non si ripetano, il padre ha chiesto soprattutto ai giornali di catalizzare l’attenzione su questo dramma evidenziando l'importanza delle vaccinazioni per i più piccoli.

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