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Billy, il 12enne malato a cui la legge vieta l’olio di cannabis per le cure

La storia del piccolo Billy Caldwell, un bimbo britannico affetto da una grave epilessia a cui il servizio sanitario ha negato l’uso di un medicinale con cui è stato curato con successo in America. Il suo caso ha scatenato un acceso dibattito sulla legalizzazione della cannabis come medicinale in Gran Bretagna.
A cura di A. P.
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Billy Caldwell è un ragazzino di soli 12 anni affetto da una grave malattia debilitante che gli impedisce di fare quello che tutti i suoi coetanei fanno e cioè giocare e divertirsi. Billy, che vive in Gran Bretagna, infatti deve fare i conti tutti i giorni con i suoi attacchi epilettici continui che ne indeboliscono il fisico e la mente tanto da richiedere il suo ricovero in ospedale. Per questo i genitori lo avevano portato anche oltre oceano, in America, dove  era stato il primo paziente a essere sottoposto a una cura a base di CBD oil, un estratto naturale della marijuana. Una terapia che , secondo la madre, aveva dato risultati eccellenti tanto che, anche una volta rientrato sull'Isola, la stessa cura gli stata prescritta dal servizio sanitario nazionale britannico .

Dopo un anno di cura durante il quale gli attacchi erano diminuito drasticamente, però, il Dipartimento per la Salute ha detto al medico curante di Billy che non poteva più prescrivergli la sostanza. Inutili gli appelli e le richieste dei genitori del ragazzino che infine hanno deciso di andare in Canada, Paese in cui la sua somministrazione dell'olio di cannabis per motivi terapeutici è legale, per portare a casa la sostanza. Un gesto che non è servito come credeva perché le autorità aeroportuali di Heathrow hanno sequestrato tutto ma che ha aiutato a far conoscere la sua storia all'opinione pubblica innescando un dibattito che ora ha interessato anche la politica.

Dopo il sequestro, infatti, per il piccolo è stato necessario un nuovo ricovero ospedaliero che ha richiamato l'attenzione del ministro dell'Interno che ha ordinato il dissequestro della sostanza dopo aver parlato con i medici. La situazione però resta in bilico visto che il medicinale non durerà a lungo e nel Paese c'è un vuoto normativo sul tema. La storia di Billy però ha scatenato un dibattito acceso che a sorpresa ha visto anche l'intervento dell'ex leader Tory in Gran Bretagna, Lord William Hague, con una proposta estranea alla linea tradizionale e conservatrice del suo partito. Il divieto della cannabis, anche a scopi ludici, "è inappropriato, inefficace e irrimediabilmente fuori dal tempo", ha scritto Hague, aggiungendo che si tratta d'una "battaglia ormai perduta". Una richiesta a cui però  la premier Theresa May, pur ammettendo la necessità di colmare le lacune della legge attuale, ha riposto di no, difendendo "le ragioni" della severità normativa britannica rispetto alla cosiddette droghe leggere

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