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Biancofiore, “Non si fanno più figli perché non si fa più all’amore. Manca il tempo”

Michaela Biancofiore, intervistata dal Fatto Quotidiano, spiega il suo punto di vista sul calo delle nascite: “Siamo persi nelle nostre fatiche quotidiane e finanche l’insegnamento della Chiesa si riduce a un auspicio. Riproducetevi. Ma dove?”
A cura di Annalisa Cangemi
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Crollo delle nascite, e Michaela Biancofiore ha una sua personalissima interpretazione del problema: facciamo meno figli perché facciamo meno sesso, in questa società moderna. Intervistata da Antonello Caporale sul Fatto Quotidiano la deputata di Forza Italia lo spiega con mestizia: "Non si fanno figli perché non si fa più all'amore". Per le donne soprattutto manca il tempo, travolte dagli impegni quotidiani, per dedicare tempo al partner, e perché no, alla costruzione di una famiglia. C'è del pessimismo, neanche tanto velato, nelle sue parole: è difficile che cambi la tendenza, e che ci possa essere più spazio per i rapporti umani, dentro e fuori dalla camera da letto.

E la difficoltà di approcciarsi con l'altro sesso si riscontra ovunque, anche fra i cattolici: "Finanche l'insegnamento della Chiesa, per chi è cattolico, si riduce a un auspicio. Riproducetevi. Ma dove? Perché fare l'amore per un buon cattolico dovrebbe testimoniare anche la voglia di mettere al mondo una creatura".

Un problema serio per la Biancofiore, che racconta di ritrovarsi la sera "sola, con un bicchiere di latte, la tv accesa a guardare Porta a Porta". Di certo non la vita ideale che avrebbe sognato, almeno sul piano emotivo e relazionale. Per questo se potesse, se trovasse la persona giusta, la Biancofiore sarebbe anche disposta a lasciare tutto, a rinunciare alla sua carriera politica di successo. "E' il tempo che non troviamo più, il senso della felicità che sembra irraggiungibile, il desiderio ormai risposto nella cassetta dei ricordi". Ma la politica non è altrettanto "matrigna" anche con i suoi colleghi uomini, che forse, sfruttando la propria posizione di potere, riescono ad accendere l'interesse delle donne che stanno fuori dai Palazzi che contano: "Sono un tantino più corteggiati", spiega la deputata, che sa bene come il pregiudizio sessista in questi ambienti sia molto radicato: il potere resta un attributo maschile. "Incutete timore", ipotizza Caporale. "Imbarazziamo voi maschietti? Io penso che non ci filate proprio per niente. L'orizzonte è altro". Però assicura di non aver mai ricevuto attenzioni "spiacevoli" sul luogo di lavoro, da parte del capo, Berlusconi: "Mai un fastidio. No tutto tranquillo. La vita è più complicata di quel che sembra e molto più vorticosa di quanto si pensi".

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