Bersani: “Ma perchè Renzi non critica mai la destra?”

E’ ancora battaglia interna al PD. Nonostante il premier Matteo Renzi lunedì abbia incassato il sostegno del partito nella direzione nazionale, la minoranza, che ha tra le sue voci più autorevoli quella di Pier Luigi Bersani, continua ad esprimere perplessità sull’operato del proprio segretario. "Prendersela con tutti, con i sindacati, i magistrati, la minoranza del partito e mai una volta con la destra è curioso". Ha detto Bersani, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del premier Matteo Renzi. "E' curioso – ha sottolineato l’ex premier e ex segretario dem, parlando coi cronisti – perché son dieci anni che governa la destra". Bersani precisa però che non c’è nessuna spaccatura nella minoranza alla Direzione del Pd: “Tutti hanno pensato – dice – è un passo avanti, ma non sufficiente. Il pensiero comune è stato quello. Poi c'è chi si è astenuto e chi ha votato contro. Non siamo un'organizzazione. Ci sono sensibilità, opinioni”.

Bersani contro il Trf in busta paga

Bersani storce il naso anche di fronte all'ipotesi di inserire il Tfr in busta paga: “Sono soldi dei lavoratori, non del governo. Se si vuole fare qualcosa con i soldi dei lavoratori, bisognerà che si parli con i lavoratori perché non sono soldi del governo né delle imprese. Andiamoci molto cauti, quando ci si mangia oggi le risorse di domani”.  Argomento: Jobs act. L'ex segretario dem ha assicurato che al voto finale “non mancherà la lealtà verso il partito e il governo. Anzi, più netta è la chiarezza delle opinioni, più può poi emergere il senso di responsabilità. Dove non sono d'accordo lo dico ma non ho bisogno di farmi spiegare la ditta dai neofiti”.

Bersani sulle critiche di Renzi ai sindacati

 Bersani ritorna poi sulle polemiche per le critiche di Renzi ai sindacati. "So dov'era il sindacato mentre si creava precariato: a parte qualche burocrate, a metterci davvero la faccia, e non solo la faccia, davanti alle fabbriche e nelle crisi aziendali. Trovo profondamente ingiusto questo schiaffo" di Renzi "a chi è sul fronte in una situazione drammatica. Non so come sia andato a letto la sera chi, dopo aver chiuso un accordo, dopo aver preso magari qualche invettiva dai lavoratori, deve ricevere anche l'incoraggiamento del presidente del Consiglio".