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Bersani: “Berlusconi parla alle donne come se fossero bambole gonfiabili”

“Berlusconi parla di donne come se fossero più o meno bambole gonfiabili”. È questo il giudizio secco di Pier Luigi Bersani il giorno dopo l’ennesimo siparietto pieno di doppi sensi con protagonista Silvio Berlusconi.
A cura di Redazione
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"Lei viene? Quante volte viene? Si giri". A grandi linee e tacendo di sorrisetti ed ammiccamenti, è questo il riassunto del "simpatico" siparietto di cui si è reso protagonista Silvio Berlusconi nella giornata di ieri. Un passaggio imbarazzante in un breve dialogo pieno di doppi sensi, in un clima da caserma (anni '80 o giù di lì), che ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica e che ha attirato sul Cavaliere polemiche, commenti sferzanti e battute al vetriolo. In discussione c'è sempre il concetto di donna che avrebbe Silvio Berlusconi, tema toccato anche a Ballarò, con il botta e risposta Floris – Carfagna dopo il monologo di apertura di Neri Marcorè. Sulla questione è intervenuto in mattinata anche il segreatrio del Partito Democratico Pier Luigi Bersani, dai microfoni di Radio 105 (in una giornata dedicata alla partecipazione a diverse trasmissioni radiofoniche). "

"Berlusconi parla di donne come se fossero più o meno bambole gonfiabili", ha attaccato il candidato alla Presidenza del Consiglio per la coalizione di centrosinistra, per poi concludere preoccupato, "Tra Berlusconi che considera le donne come bambole gonfiabili, Maroni che propone la moneta lombarda e Storace che usa la croce celtica, io dico: ma dove andiamo? Bisogna stare attenti". Sulla stessa lunghezza d'onda anche il passaggio su Alfano: "Berlusconi ha pensato che Alfano fosse a comando, ma non lo era e ha dovuto cercare altrove. Ma alla fine un pupazzo non l'hanno trovato".

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