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Elezioni politiche 2018

Berlusconi: “Via le tasse su prima casa, auto Irap, successioni e donazioni”

Berlusconi intervistato a Mattino5 parla del programma del centrodestra: parla di eliminazione delle tasse e introduzione del vincolo di mandato in Costituzione. E attacca il M5S.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'intervista di Berlusconi a Mattino5 inizia subito con uno scambio di battute con Federica Panicucci: "Vorrei iniziare con un complimento" – ha detto la Panicucci – "ma è in una forma strepitosa, ma come fa?". Il Cavaliere le risponde che il suo segreto è l'aver dormito solo due ore, dopo che ieri sera ha firmato il programma con i suoi alleati Salvini e Meloni, in tempo per la consegna di questa mattina dei simboli e dei programmi al Viminale. E si dice in generale soddisfatto del programma stilato: "È un programma lungamente approfondito. Ho cominciato a prepararlo io". 

Il Cavaliere rilancia con le proposte elettorali in vista del 4 marzo: "Non ci saranno più tasse sulla prima casa, neppure sull'auto, non saranno tassate le successioni né le donazioni, elimineremo l'Irap: questa flat tax è una rivoluzione globale, che porterà economia a crescere e a creare posti di lavoro". E spiega che una flat tax avrebbe voluto introdurla pure nel 1994, insieme al ministro Martino, ma gli alleati in quel caso si opposero. Quello che è uno dei punti principali del programma fiscale del centrodestra sarà per Berlusconi "uguale per famiglie e imprese" e rimarrà identica qualunque siano i redditi", e spiega: "Intendiamo partire con l'imposta più bassa attuale del 23% ma con l'intenzione di ridurla via via, se ci sarà un incremento delle entrate".

Oltre alla riforma fiscale Berlusconi pensa ad introdurre nella Costituzione il vincolo di mandato, come aveva già dichiarato ieri sera, ospitato da "Quinta Colonna".

Nel programma è inoltre prevista l'eliminazione dell'appello per chi ha già ricevuto una sentenza di assoluzione: "Ci sarà anche il fatto che se per esempio un cittadino italiano imputato viene dichiarato innocente, i pm non possono più richiamarlo in appello, rovinandogli definitivamente la vita". 

Scherza pure, ma non troppo, sull'identikit del premier migliore per il centrodestra: "Dovrebbe essere qualcuno che nella sua vita si è posto dei traguardi importanti, rischiosi, difficili da raggiungere ma è riuscito a raggiungerli tutti. Qualcuno come, mi viene in mente, Silvio Berlusconi, che ha sempre avuto questa regola di vita: porsi obiettivi che suscitavano l'ilarità degli altri, ma poi li ha raggiunti". La sua idea è un esecutivo con 20 ministri, di cui 12 non politici.

C'è tempo anche per un botta e risposta, virtuale, con Grillo. Il Cavaliere ha detto in precedenza che la maggior parte dei parlamentari del M5S non ha mai avuto introiti e "guardano con invidia chi attraverso il lavoro e il sacrificio ha conquistato una posizione di benessere". Il M5S ha risposto con una lettera-comunicato, in cui sottolineano che in realtà solo il 4,8% degli eletti del M5S è disoccupato, e non l'87% come sostiene il leader di Forza Italia. Ma Berlusconi insiste: "Dire che dietro a ogni politico c'è sempre un tecnico è una dichiarazione scoperta che i suoi ministri non sapranno fare niente". Sui riferisce alla dichiarazione fatta questa mattina da Grillo. Al garante del M5S è stato chiesto se l'esecutivo migliore sia composto da tecnici o da politici: "Dietro ogni politico ci sono sempre i tecnici, c'è sempre uno staff tecnico", ha risposto mentre consegnava il simbolo del M5S al Viminale.

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