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Berlusconi show a Cagliari: “Non vogliamo rottamare nessuno”

L’ex premier torna in campo per elezioni in Sardegna e lancia Ugo Cappellacci. Parla di riforma elettorale, di Forza Italia e fa numerose battute: “Toti qui per amore mio, ma non siamo gay”
A cura di Biagio Chiariello
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Update ore 21.18 – Silvio Berlusconi ha anche attaccato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un'intervista alla tv Videolina, dichiarando: "Tornando indietro, francamente, non lo rieleggerei a Capo dello Stato". 

La sfida elettorale di Silvio Berlusconi è lanciata. "Se magari si arriverà ad una sfida tra Pd e Fi, immaginiamo che i grillini voteranno per il Pd. Quindi noi dobbiamo vincere con più del 37% e sono convinto che nel nostro Paese esista questa possibilità". Il premier lo ha detto alla convention per la ricandidatura di Ugo Cappellacci alla presidenza della Sardegna. "La storia insegna sempre: nessun partito di centro in Italia ha mai conquistato il 5%", ha aggiunto il Cavaliere, che poi fa una considerazione sui piccoli partiti: "Nei poco più di nove anni di governo posso testimoniare che non agiscono per il bene comune ma in base a interessi personali, anzi, alle ambizioni personali dei loro piccoli leader".

Berlusconi non ha fatto mancare battute e gag nel corso del comizio: "Mi scuso per il ritardo ma a Roma sembrava di essere in Sardegna. Abbiamo impiegato più di un’ora per arrivare in aeroporto", ha detto arrivando alla Fiera di Cagliari in ritardo – circa due ore dopo l’orario previsto – per la convention elettorale a sostegno del candidato presidente del centrodestra. "Un mio amico, che si chiama Giovanni Toti, che da anni lavorava in Mediaset e che ha rinunciato ad uno stipendio altissimo, come tutti quelli di Mediaset, è venuto per amor mio, ma non siamo due gay… – ha detto con una battuta Berlusconi – Non vogliamo rottamare nessuno perchè se c’è qualcuno che in 50 anni ed oltre della sua carriera come imprenditore e uomo delle istituzioni, e che ha avuto totale rispetto di tutti e totale vicinanza con i collaboratori e amici, questo signore si chiama come mi chiamo io".

E ancora, a proposito della sua età che avanza: “Ho chiesto alle ragazze di Forza Silvio di venirmi a mettere le mani addosso, sulla mia faccia, perchè ho chiesto a un signore di fotografarmi e di rappresentarmi come sarò a 90 anni, e invece hanno pubblicato quelle foto come se fossero di oggi. Qualche ruga c’è – ha concluso l’ex premier toccandosi le guance – ma i miei 80 anni li porto bene… " . Po sui Cappellacci: "d'ora in poi chiamatelo Franco, io lo chiamo così perché mi rompe le scatole tutti i giorni con la zona franca", ha poi detto strappando risate e applausi. "Ricordo ancora l'inizio della campagna elettorale cinque anni fa, proprio qui alla Fiera, che ci aveva portato alla vittoria", ha concluso Berlusconi.

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