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Elezioni politiche 2018

Berlusconi: “Mi sento un 40enne, ho il dovere di scendere in campo”. E attacca Di Maio

Il leader di Forza Italia è intervenuto alla convention #IdeeItalia e ha parlato di alleanze in vista delle prossime elezioni, di formazione di governo e dei suoi avversari politici, in primis i grillini. “Di Maio ha un faccino pulito ma si è iscritto a legge ed ha fallito, si è iscritto a ingegneria ed ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli”.
A cura di Ida Artiaco
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Silvio Berlusconi è tornato e ha le idee più chiare che mai. Dal palco di Milano, intervenendo alla convention #IdeeItalia, ha ribadito la sua volontà di scendere in campo alle prossime elezioni politiche. "Lo considero un preciso dovere – ha sottolineato il Cavaliere -, come nel ‘94, per evitare che il paese vada in una situazione grave e pericolosa. Lo farò con le forze di chi ha più di 70 anni ma si sente un 40enne fisicamente e intellettualmente". Il leader di Forza Italia, però, non si è limitato alla promessa di una sua imminente candidatura, ma ha parlato dell'alleanza con la Lega e Fratelli d'Italia e persino della formazione del nuovo governo.

"Non siamo concorrenti ma alleati e come tali siamo contenti dei voti che prendono. Speriamo ne prendano il più possibile – ha detto il leader di Forza Italia -. Se vinceremo le prossime elezioni l'esecutivo avrà 20 ministri, 12 che vengono dalla società civile e solo 8 dalla politica: tre di Forza Italia, tre della Lega e due di Fratelli d'Italia. Dovremo fare spazio alla quarta componente del futuro centrodestra". I punti del programma su cui puntare sono già noti: via il bollo sulla prima auto, l'intervento sulla questione delle pensioni minime e persino, tra le novità, via l'Iva sul cibo per cani, per andare incontro alle esigenze dei cittadini più anziani.

Berlusconi, però, non si è lasciato neppure sfuggire l'occasione di bacchettare i suoi nemici politici, in primis il Movimento 5 Stelle. "Nel '94 siamo scesi in campo per evitare il pericolo dei comunisti al potere – ha spiegato -. Oggi c'e' il pericolo che al potere vadano a grillini che non hanno né arte né parte, che si fanno comandare da un vecchio comico. E di quelli che hanno spedito in Parlamento, l'87% non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi e non ha mai lavorato, vivono di indennità parlamentare, sono professionisti della politica". In particolare, ha attaccato Luigi Di Maio, che i grillini hanno "come front man, con un faccino pulito ma che si è iscritto a legge ed ha fallito, si è iscritto a ingegneria ed ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli".

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