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Elezioni politiche 2018

Berlusconi: “Avremo il 30%, siamo l’unica alternativa seria al voto di protesta”

Oggi Berlusconi ha incontrato i coordinatori regionali a Palazzo Grazioli. Secondo il leader degli azzurri l’obiettivo per Forza Italia alle prossime elezioni politiche è il 30%.
A cura di Annalisa Cangemi
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Al termine dell'incontro con i coordinatori regionali Silvio Berlusconi ha lanciato la sua previsione per le prossime elezioni: "Forza Italia raggiungerà il 30%". Ringalluzzito dal risultato in Sicilia, dove ha vinto il candidato di centrodestra Musumeci (Forza Italia ha ottenuto 12 seggi all'Assemblea regionale siciliana, con il 16,40% dei consensi, secondo partito dopo il M5S).

"Di fronte al fallimento della sinistra e dei suoi governi – ha detto Berlusconi – Forza Italia costituisce, a Palermo come a Roma, l’unica alternativa seria e credibile al voto di protesta, al pauperismo, al ribellismo e al giustizialismo. Non è possibile affidare il futuro del Paese a un gruppo dirigente, come quello dei Cinquestelle, che non ha alcuna esperienza né in politica, né nella vita professionale; a politici improvvisati che non hanno un programma serio, ma solo idee molto pericolose per il futuro dell’economia italiana". Il leader di Forza Italia vede come suo diretto avversario il Movimento, e li ritiene un pericolo per l'economia italiana, così scrive in una nota.

Nel corso della riunione, Berlusconi ha dato il benvenuto alle due nuove Coordinatrici del Trentino, Michaela Biancofiore, e del Molise, Annaelsa Tartaglione.

Al di là delle aspettative del Cavaliere, il dato che oggi evidenzia il sondaggio di Euromedia Research, segna un inedito superamento della Lega su Forza Italia. Il partito di Salvini è dato al 15,7%, mentre Forza Italia segue con il 15,5%. Percentuali che indicano che non è affatto scontato un ruolo di primo piano di Berlusconi nella scelta del leader per la coalizione di centrodestra. Berlusconi è infatti incandidabile per via della legge Severino, a causa di una sentenza di condanna passata in giudicato, cioè quattro anni per frode fiscale per i diritti Mediaset. Fratelli d'Italia è invece dato al 4,2%. La coalizione di centrodestra è per Euromedia Research al 38,7%, e il restante 3,3%, tolti Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia è dato da altre liste, tra cui il Movimento Animalista, il Movimento Nazionale per la Sovranità, Polo Nuova Democrazia Cristiana e Polo Liberale e Repubblicano. Ma il M5S, correndo da solo, otterrebbe il 28,3% dei voti utili. Se Berlusconi dovesse avere la meglio e la scelta non dovesse ricadere su Salvini e Meloni, nelle ultime settimane erano circolati i nomi di Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo. Altro nome di rilievo che è saltato fuori è quello di Gianni Letta, amico del Cavaliere. Su Luca Zaia invece, in auge dopo la vittoria del referendum in Veneto, Salvini ha già opposto resistenze.

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