Belgio, anziana morta in casa da due mesi: il gatto si ciba del cadavere
Una vicenda tanto scioccante quanto triste quella che giunge dal Belgio, a Marcinelle, località già nota per il disastro della miniera avvenuto nel 1956. Un cadavere in avanzato stato di decomposizione e parzialmente mutilato dai morsi di un gatto è stato rinvenuto in un’abitazione. Il corpo, a quanto riporta scrive il giornale locale La Mause, apparterrebbe ad una donna di nome Jacqueline Vandendaele. L’anziana, 73enne, viveva da sola. A farle compagnia c’era solo un gatto. Lo stesso che le autorità hanno rinvenuto senza vita a pochi passi da ciò che rimaneva della vittima. A dare l’allarme sarebbero stati i vicini, insospettiti dalla prolungata assenza della donna.
Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il decesso, probabilmente per un malore, risalirebbe a circa due mesi fa. Periodo durante il quale nessun familiare, amico o conoscente della vittima, si sarebbe preoccupato di allertare i soccorsi. Quanto al gatto, morta la padrona, sarebbe rimasto chiuso in casa, senza cibo e senza possibilità di fuggire. Gli stessi vicini hanno poi riferito di averlo spesso sentito più volte miagolare, disperato. Per non morire di fame, il felino avrebbe così provato a cibarsi del corpo senza vita dell'anziana (così sono stati spiegati i segni trovati sul cadavere). Ma alla fine è morto anche lui, di stenti. Una tragedia della solitudine che ha sconvolto l’intera comunità di Marcinelle, tristemente nota per quel drammatico incidente avvenuto 63 anni fa e costato la vita a 262 lavoratori, 136 dei quali di origine italiana.