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Basquiat, pittori del ‘600 e arte percettiva: le più belle mostre d’autunno

Da Milano a Roma, una grande varietà di esposizioni per l’autunno 2016: si passa dalla pittura fiamminga del ‘600 a Jean-Michel Basquiat, dal Giappone alla Pop Art italiana.
A cura di Federica D'Alfonso
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Yayoi Kusama, "All the Eternal Love I Have for the Pumpkins"
Yayoi Kusama, "All the Eternal Love I Have for the Pumpkins"

La stagione espositiva che sta per iniziare in tutta Italia è ricca di appuntamenti imperdibili: da Milano a Roma, l'autunno dell'arte porterà in Italia artisti internazionali e collaborazioni importanti con le grandi realtà culturali di tutto il mondo. Le atmosfere "fluttuanti" del Giappone, il fascino dei paesaggi fiamminghi, l'energia della Pop Art e le innumerevoli sfaccettature dell'amore: questi i temi più interessanti delle mostre che stanno per iniziare. Eccone 5 davvero imperdibili in questo autunno 2016.

Parma diventa "Pop"

Immagine

"Italia Pop. L'arte negli anni del boom" è uno degli appuntamenti imperdibili di questo autunno. Dal 10 settembre all'11 dicembre 2016 la Fondazione Magnani Rocca apre le sale della bellissima Villa dei Capolavori di Parma per una grande mostra sulla "vita italiana" della Pop Art: grazie a 70 opere provenienti da importanti istituzioni pubbliche e collezioni private, l'esposizione ripercorrerà un momento di straordinaria creatività vissuta dall'Italia fra gli anni Sessanta e Settanta. Due le opere cardine dalle quali si dipana la narrazione in immagini: "Piazza d’Italia" di Giorgio de Chirico e "Sacco" di Alberto Burri, considerati precursori del linguaggio che di lì a poco si svilupperà in artisti come Mario Schifano, Gianni Bertini, Giangiacomo Spadari, Enrico Baj, Fabio Mauri e Antonio Fomez, solo per citarne alcuni.

Arte fiamminga alla Venaria

Pieter Bruegel il Vecchio, "Torre di Babele" (1563), Museo Boijmans Van Beuningen
Pieter Bruegel il Vecchio, "Torre di Babele" (1563), Museo Boijmans Van Beuningen

A Torino invece l'arte arriva da lontano. Dal 21 settembre al 19 febbraio la Reggia di Venaria ospita la mostra "Brueghel. Capolavori dell'arte fiamminga", dedicata ai più importanti artisti fiamminghi vissuti a cavallo tra il XVI e XVII secolo. 150 anni di arte, a partire da Pieter Bruegel il Vecchio, seguito dai figli Pieter Bruegel il Giovane con opere come la "Danza nuziale allʼaperto" e "Paesaggio invernale con trappola per uccelli", e Jan Bruegel il Vecchio. Curata da Sergio Gaddi e Andrea Wandschneider, Direttore del Paderborn Städtische Galerie in der Reithalle, la mostra darà la possibilità di ammirare capolavori come le "Tre grazie" di Jan Bruegel il Giovane, "Natura morta con frutta e uccello esotico" di Abraham, insieme a numerose opere di Marten van Cleve.

Milano, da Hokusai a Basquiat

Katsushika Hokusai, "La Grande Onda di Kanagawa" (1830)
Katsushika Hokusai, "La Grande Onda di Kanagawa" (1830)

Milano riserva agli appassionati d'arte due appuntamenti imperdibili: il primo, a Palazzo Reale dal 22 settembre al 29 gennaio, che riunirà oltre 200 xilografie policrome e libri illustrati provenienti dal misterioso Oriente. Allestita in occasione dei 150 anni dal primo Trattato d'amicizia e di commercio tra il Regno d'Italia e l'Impero del Giappone, "Hokusai, Hiroshige, Utamaro" porta a Milano tre dei maestri più rappresentativi "mondo fluttuante" giapponese, con capolavori come "La Grande Onda" e la serie delle "Trentasei vedute del monte Fuji di Hokusai", provenienti della prestigiosa collezione della Honolulu Museum of Art.

L'altro grande evento sarà al Mudec di Milano dal 28 ottobre al 26 febbraio: Jean-Michel Basquiat è stato uno degli artisti più affascinanti e tormentati del Novecento, che partendo dalle sue radici africane e dalla primitività di linguaggio che gli è propria ha rinnovato il segno pittorico, facendo scuola con l'essenzialità del graffito urbano. La grande mostra a lui dedicata, a cura di Jeffrey Deitch e Gianni Mercurio, proporrà ben 100 capolavori provenienti da collezioni private, che racconteranno la breve ma intensa carriera del "James Dean dell'arte moderna".

A Roma si parla d'amore

Robert Indiana, LOVE
Robert Indiana, LOVE

Felice, atteso, incompreso, ambiguo, trasgressivo, infantile: l'amore nelle sue mille sfaccettature sarà al centro del percorso espositivo al Chiostro del Bramante, a Roma. "Love. L'arte contemporanea incontra l'amore" a cura di Danilo Eccher: tantissimi gli artisti presenti per raccontare uno dei temi più profondi e complessi che l'uomo conosca. Vanessa Beecroft, Nathalie Djurberg, Tracey Emin, Gilbert & George, Robert Indiana, Mark Manders, Ursula Mayer, Marc Quinn, Francesco Vezzoli, Andy Warhol e Tom Wesselmann: il Chiostro del Bramante festeggia i suoi 20 anni di attività con una mostra dal carattere internazionale. Tante opere, molte fortemente introspettive e personali, in un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi. I visitatori potranno infatti fotografare liberamente tutte le opere esposte, e interagire sui social network con l'hashtag ufficiale #chiostrolove.

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