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Basket, Della Valle e Sacchetti jr ruggiscono: Italia corsara in Croazia

Seconda vittoria consecutiva per la Nazionale di Meo Sacchetti nelle qualificazioni ai Mondiali: successo a Zagabria per 80-64. Migliore in campo Amedeo Della Valle con 25 punti. Bene anche il figlio del ct Brian e Abass.
A cura di Carlo Passarello
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Questa volta gli azzurri vincono e convincono. Nel girone di qualificazione per i Mondiali di Cina 2019 la Nazionale di Meo Sacchetti vince in modo netto nell’arena di Zagabria dedicata a Drazen Petrovic, lasciando la Croazia a quota zero in classifica. Una partita iniziata male, ma subito riacciuffata da una grande prova della panchina, con due figli d’arte assoluti protagonisti. Il primo è Amedeo Della Valle, senza dubbio il migliore in campo con 25 punti e grande personalità. Il secondo fa di nome Brian e di cognome Sacchetti: è il figlio del ct, arma tattica preziosa per papà Meo.

Meo Sacchetti in panchina con la Nazionale @Lapresse
Meo Sacchetti in panchina con la Nazionale @Lapresse

Pronti, via e la Croazia rifila una pesante legnata agli azzurri. L’avvio del quintetto di Skelin è formidabile: Kruslin e Planinic fanno la voce grossa, così gli azzurri vanno sotto di 12 punti. Sembra l’inizio di un pomeriggio complicato. Alessandro Gentile si mette in proprio, tenendo in piedi a spallate i suoi tanto che i 10 punti nei primi sei minuti segnati dall’Italia sono tutti suoi. I problemi però sono soprattutto in difesa, dove Crosariol fatica parecchio.

Se Gentile permette all’Italia di non sprofondare, è Amedeo Della Valle che suona la carica. Il figlio dell’ex azzurro Carlo si scatena nel secondo quarto: il suo show va di pari passo con la difesa che sale di colpi. Gli azzurri sorpassano, andando sopra di tre punti all’intervallo lungo. Al rientro dagli spogliatoi l’Italia cresce ancora. Lo fa sempre con la panchina: Awudu Abass – ‘prestato’ da Milano alla Nazionale – diventa un fattore, ma il ruolo decisivo è dei tre lunghi atipici a disposizione di Sacchetti.

Gli uomini in missione speciale per il ct sono il figlio Brian, l’americano Burns e l’entusiasta Biligha. Nessuno dei tre lascia tracce particolari fra le statistiche, ma l’impatto fornito è di alto livello. Anche se papà Meo a fine gara ci scherza su: “Sono stati bravi Burns e Biligha, così come Brian ha fatto alcune cose buone. Certo poteva segnare due tiri liberi…”. Severità paterna a parte, con loro l’Italia vola via. La Croazia prova a rientrare in un paio di occasioni, ma gli azzurri sono solidi e vincono in scioltezza per 80-64.

La chiave

Le strepitose folate offensive di Della Valle nel secondo periodo: canestri da fuori, un gioco da quattro punti, tiri liberi conquistati con intelligenza e un assist mozzafiato per Biligha, così l’Italia si rende conto di essere una squadra superiore alla Croazia. L’altro momento decisivo invece lo firma Abass, che nel finale risponde ai tentativi di rimonta degli avversari.

I migliori

Senza dubbio i già citati Della Valle e Abass. Questa volta positivo pure Alessandro Gentile, che anche quando siede in panchina applaude e sostiene i compagni. Fra i lunghi spicca Christian Burns.

I peggiori

Questa volta è negativo l’impatto di capitan Aradori, protagonista dell’imbarcata dell’avvio e poi più protagonista. Ancora male il pivot Crosariol, che già con la Romania non aveva brillato. Opaca anche la gara di Vitali.

Il tabellino, Croazia – Italia 64-80

  • Croazia: Mavra 2, Kruslin 12, Ramljak 2, Sakic 10, Planinic 20; Katic 8, Sobin 4, Mustapic, Bilan, Bosnjak, Barac 4, Bozic 2. All. Skelin.
  • Italia: Vitali 3, Aradori 5, Gentile 12, Burns 8, Crosariol; Della Valle 25, Biligha 4, Filloy 6, Abass 13, Polonara 2, Sacchetti 2, Fontecchio n.e. All. Sacchetti.
  • Arbitri: Buito, Yilmaz, Anastopoulos.
  • Note: spettatori, 5000. Parziali: 23-15, 32-35, 47-60.
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