Bari, donna massacrata in casa: confessa un 18enne nigeriano

Un ragazzo di appena 18 anni di origini nigeriane ma regolarmente residente in Italia è l'omicida della 60enne Caterina Susca, massacrata e poi incappucciata e strangolata lunedì scorso nella sua abitazione a Torre a Mare, alle porte di Bari. L'uomo, che si chiama Donald Nwajiobi, è stato fermato nella notte dalla polizia a seguito di alcuni riscontri nelle indagini sull'omicidio della donna e a quanto si apprende ha confessato la sua colpevolezza nel corso degli interrogatori avvenuti in Questura nelle ultime ore. Il 18enne pochi minuti fa è stato portato via dalla Questura dagli agenti diretto verso il carcere dove rimarrà a disposizione dell'autorità giudiziaria. "Per la rapida soluzione del caso è stata determinante l'attività svolta dalla squadra mobile della questura di Bari, grazie alla fattiva collaborazione dei cittadini" hanno spiegato dalla Procura di Bari annunciando la svolta nelle indagini. Ad incastrare l'uomo secondo gli inquirenti ci sono numerose prove raccolte nelle ore immediatamente successive alla feroce aggressione della 60enne e i risultati degli accertamenti scientifici.

Determinante l'aiuto dei vicini della donna – "Per la rapida soluzione del caso è stata determinante l'attività svolta, sotto la direzione del dottor Luigi Rinella, dalla squadra mobile della questura di Bari che, grazie anche alla fattiva collaborazione dei cittadini, ha sviluppato e verificato con tempestività ed intuito tutti gli spunti investigativi disponibili pervenendo all'identificazione del presunto autore del reato" si legge in una nota della Procura di Bari. In effetti immediatamente dopo il delitto alcuni vicini di casa della vittima fotografarono un uomo che si stava allontanando dall'abitazione della donna. Le indagini comunque proseguono anche perché rimangono alcuni dettagli da chiarire nella vicenda come l'esatta dinamica dell'omicidio e la presenza di complici dell'assassino.