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Bari, esplode la rabbia degli immigrati del Cara

Rabbiosa protesta degli immigrati del Cara di Bari che stanno dando vita a una vera e propria guerriglia. La loro dura reazione è dovuta ai ritardi nel riconoscimento del loro status di rifugiati.
A cura di Alfonso Biondi
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Gli immigrati di Bari protestano

Gli immigrati del Cara (Centro accoglienza richiedenti asilo) di Bari non ci stanno e oggi hanno deciso di reagire contro le interminabili lungaggini burocratiche che impediscono il riconoscimento del loro status di rifugiati. Una mobilitazione dettata dalla rabbia e dall'esasperazione che, di fatto, ha mandato Bari nel caos più totale.  La protesta è iniziata già nel centro di accoglienza che attualmente ospita gli immigrati, dove alcuni di loro hanno dato alle fiamme dei mobili, costringendo i vigili del fuoco a un rapido intervento.

Nella mattinata, poi, si sono riversati in massa sulla tangenziale e sulla linea ferroviaria, bloccando tutti i possibili accessi alla città. Anche qui bruciati pneumatici e bidoni. Quando poi sulla tangenziale sono giunte le forze dell'ordine per riportare la calma, la situazione è degenerata: gli immigrati hanno danno vita a una fitta sassaiola che ha causato il ferimento di circa 30 agenti, oltre che di alcuni automobilisti colpiti accidentalmente dalle pietre o colti da malore. Coinvolti negli scontri anche alcuni giornalisti giunti sul posto per documentare la protesta.

Come riferisce il quotidiano La Repubblica, una troupe televisiva di Telenorba è stata oggetto di una sassaiola: la troupe era riuscita a farsi largo tra gli immigrati per intervistarne qualcuno; ad un tratto, però, altri immigrati gli si sono avvicinati minacciosamente, iniziando a lanciare dei sassi, per fortuna senza conseguenze. Le forze dell'ordine starebbero cercando di disperdere i manifestanti con l'ausilio di gas lacrimogeni. Sul posto sono state inviate decine di ambulanze.

Il traffico ferroviario risulta sospeso dalle 6.10 di questa mattina. Le Ferrovie dello Stato hanno comunicato la cancellazione di 10 treni regionali e il ritardo di 6 treni a lunga percorrenza. Anche il traffico sulla tangenziale è in tilt e gli automobilisti, con l'ausilio della polizia municipale, sono stati dirottati su percorsi alternativi. Mentre scriviamo, la protesta è ancora in corso e gli agenti stanno facendo il possibile affinché non degeneri. La tensione resta comunque molto alta.

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