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Bari, ambulante pakistano picchiato da un gruppo di 10 ragazzi

La vittima è un ambulante pakistano aggredito da dieci giovani pugliesi che avevano tentato di rubargli la merce.
A cura di Davide Falcioni
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Ancora un episodio di violenza in Puglia, e ancora una volta la vittima è un immigrato, venditore ambulante. Dieci ragazzi baresi hanno prima tentato di rubargli la merce, poi gli si sono scagliati contro quando hanno notato la sua resistenza a consegnare il materiale: l'ambulante è stato picchiato dal branco con calci e pugni e addirittura una bottiglia fracassata in testa. La vittima della violenza è stata difesa da altri immigrati e da alcuni italiani presenti a Torre al Mare, dove in quel momento come ogni giorno si trovavano diversi venditori.

L'aggressione, del tutto inaspettata, ha avuto luogo ieri sera intorno alla mezzanotte ai danni di Mehmood Arshad, un pakistano di 30 anni che aveva esposto la sua merce sul molo. Alcuni ragazzi si sono avvicinati, tra loro anche un paio di donne, ed hanno tentato di rubare degli anelli, collane ed accessori per telefoni cellulari. Mehmood Arshad ha protestato e chiesto ai giovani fermarsi, ma in quel momento è esplosa la rabbia del gruppo: in dieci si sono riversati contro il trentenne colpendolo con pugni, calci e una bottiglia, prima di fuggire per paura di una reazione da parte degli stranieri. Sul posto è immediatamente intervenuta un'ambulanza che ha prestato soccorso all'ambulante, mentre una volante della polizia ha raccolto le testimonianze dei presenti.

Qualche settimana fa una sorte simile era capitata a un 34enne del Gambia, picchiato sempre a Bari da tre giovani che volevano rubargli un'asticella per i selfie. Il giorno precedenti in Salento – a Torre Chianca – due uomini italiani si erano scagliati contro un ambulante straniero, prima tentando di sottrargli la merce, poi gettandolo a mare e cercando di annegarlo. Il sindaco di Bari ha commentato l'episodio di oggi augurandosi che "gli aggressori del ragazzo picchiato siano assicurati alle forze dell'ordine e abbiano la giusta punizione. Così come spero siano individuati e puniti gli aggressori dell'ambulante in largo Adua e i teppistelli che hanno scambiato le spiagge del Salento per un ring".

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