Bari: ambulante africano derubato e picchiato da due ragazzi

Un venditore ambulante di origini africane è stato aggredito nel pomeriggio di ieri a bari, in largo Adua, da un gruppo di ragazzi che avrebbero dapprima tentato di rubargli la merce, poi l'avrebbero picchiato notando le sue forti resistenze. Il ragazzo è stato soccorso da alcuni passanti ai quali, in lacrime e fortemente scosso, ha raccontato con fatica quanto gli era accaduto. Sul posto sono intervenuti polizia e un'ambulanza: l'immigrato è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico di Bari. L'episodio è stato segnalato con una foto sulla bacheca Fb del sindaco Decaro da una ragazza che si è trovata a soccorrere il giovane, mentre poche ore più tardi anche Sel si è espressa: "Segnale dell'imbarbarimento che dilaga in città", segnalando che, sempre nella stessa giornata di ieri, in piazza Umberto uno straniero è stato multato perché riposava su una panchina. "Il sindaco – propongono i consiglieri comunali vendoliani – risponda con il ritiro del provvedimento sul decoro urbano e con il rilancio delle politiche all'integrazione sociale e culturale e dell'antirazzismo nella nostra città. Con il semplice decoro non si sconfigge il razzismo a Bari".

L'episodio di ieri segue di due giorni quello ancor più grave verificatosi a Lecce, dove un venditore ambulante è stato picchiato da due uomini che poi l'hanno portato in mare tentando di annegarlo. E' accaduto sulla spiaggia di Torre Chianca: il giovane immigrato, proveniente dalla Nuova Guinea, aveva osato pretendere la restituzione di un paio di occhiali da sole e di 40 euro che gli erano stati rubati da uomini di 36 e 25 anni. La reazione dei due italiani è stata violentissima: l'ambulante è stato picchiato con pugni e calci poi, a conclusione della "lezione",trascinato in mare e quasi annegato. Il tutto si è verificato di fronte agli sguardi increduli di decine di bagnanti, tra cui anche famiglie con bambini. Di fronte alla brutalità nessuno dei presenti avrebbe trovato il coraggio di intervenire, tranne due persone che si sono affrettate a salvare l'immigrato ricevendo in cambio offese e frasi di derisione.