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Barca si rovescia in mare aperto: marinaio trovato vivo in acqua dopo 40 ore

Giovanni Amodio, pescatore 35enne di Martinsicuro (Teramo), è riuscito a resistere ed è stato recuperato vivo e in buone condizioni di salute dopo 40 ore in acqua. La corrente l’ha spostato di quasi 50 chilometri dal punto in cui è naufragato.
A cura di Davide Falcioni
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Arrendersi e lasciarsi andare sarebbe stato probabilmente molto più facile, ma  Giovanni Amodio, pescatore 35enne di Martinsicuro (Teramo), è riuscito a resistere ed è stato recuperato vivo e in buone condizioni di salute dopo 40 ore in acqua, in seguito a un incidente avvenuto mentre era a bordo della sua barca. L'uomo è stato soccorso ieri e trasportato in ospedale, dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso e le sue condizioni sono apparse buone. L'incidente è avvenuto venerdì, attorno a mezzanotte: le reti si sono impigliate nell'elica e la barca si è ribaltata, dieci miglia al largo di Martinsicuro.

Amodio è finito sotto all'imbarcazione, ma è riuscito a liberarsi e ad afferrare un salvagente. Il giubbotto salvagente gli ha consentito di restare a galla e la corrente l'ha spinto fino all'altezza di Pescara, dove ieri è stato individuato, mentre erano in corso le ricerche coordinate dalla Guardia Costiera del capoluogo adriatico. A trovarlo, circa sette miglia al largo del porto, un poliziotto della squadra Volante della Questura di Pescara, che era con la sua barca da diporto. Il 35enne è stato caricato a bordo e trasportato al porto di Pescara, dove ad attenderlo c'era un'ambulanza.

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