Bankitalia, pace fatta tra Renzi e Gentiloni: “Il Pd è casa tua”
Pace fatta tra il segretario del Pd e il presidente del Consiglio. In concomitanza con la conferenza programmatica del partito, nel pomeriggio di sabato 28 ottobre il presidente Paolo Gentiloni è apparso sul treno Pd che in queste settimane sta portando Matteo Renzi in giro per l'Italia e di fronte a fotografi e giornalisti i due esponenti del partito di maggioranza si sono scambiati un abbraccio, sancendo così una sorta di armistizio e mettendo a tacere i rumor che nel corso delle ultime settimane davano per certa l'esistenza di una profonda spaccatura all'interno del Pd a causa della querelle Bankitalia. "Gli do il benvenuto con gioia, il Pd è casa sua", ha detto il segretario Matteo Renzi accogliendo Gentiloni sul treno. "Dobbiamo darci da fare con la tua leadership, caro Matteo, l'assetto più forte, competitivo e largo possibile per vincere perché nel pantheon del Pd non c'è De Coubertin", ha replicato il presidente del Consiglio, aggiungendo: "Noi del Pd abbiamo sulle spalle una responsabilità grande, dobbiamo esserne consapevoli. Abbiamo sulle spalle la responsabilità del governo e anche, credo, siamo l'unico perno possibile di un governo di domani".
Proseguendo, il presidente Gentiloni ha invitato tutti a non cadere nelle divisioni e sottolineato che in questo momento è necessario rimanere uniti, appianando eventuali divergenze e accantonando le polemiche: "Abbiamo bisogno di essere credibili, di essere ambiziosi e competitivi, non nel senso di aggressivi l'uno con l'altro, ma nel senso di essere in grado di vincere. Lega Nord e Movimento 5 Stelle sono propagandisti della paura e rendono fondamentale per l'Italia una sinistra di governo perché dalla sua forza dipende il futuro del Paese. Il Pd, anche in una situazione che sappiamo quanto fragile in Parlamento, non dissiperà i risultati raggiunti in questi anni perché abbiamo un lavoro da completare. Bene che Standard&Poor's abbia dato dopo 15 anni un giudizio favorevole sull'Italia dopo anni di downgrading. È il frutto, caro Matteo, del nostro lavoro di questi anni. E il frutto del lavoro delle famiglie e imprese italiane". In conclusione, infine, il presidente Gentiloni ha annunciato l'intenzione di voler approvare al più presto lo Ius Soli, entro la fine dell'attuale legislatura: "Lavoreremo per creare le condizioni perché possa essere approvata dal Parlamento".
Nella mattinata di domenica, il presidente Gentiloni è partito alla volta dell'India, primo viaggio istituzionale che riapre i rapporti diplomatici dopo le tensioni causate dalla vicenda dei due Marò, arrestati nel 2012 con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiati per pirati.
