Banche Popolari, i pm indagano sulle speculazioni in Borsa: ipotesi insider trading

I movimenti di Borsa che hanno preceduto l’annuncio del decreto per trasformare le banche popolari in spa fatto dal premier Matteo Renzi sono ora nel mirino della Procura di Roma. Anche se l'annuncio del decreto è avvenuto a Borse chiuse, infatti, nelle ore precedenti attorno alle Popolari c'è stato un gran movimento finanziario, così gli inquirenti ipotizzano che una o più rivelazioni di informazioni privilegiate sul contenuto del decreto legge possa aver avvantaggiato speculazioni sui mercati finanziari. Al momento sono solo ipotesi semza nessun indagato, ma sul caso indaga direttamente il Procuratore capo Pignatone insieme al sostituto Nello Rossi. L'inchiesta, affidata dai Pm al nucleo valutario della Guardia di Finanza, è stata avviata a seguito di un esposto dell’associazione di consumatori Adusbef, ma sopratutto dopo la relazione del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, trasmessa anche alla Camera dei deputati.

La relazione Consob

In effetti, come spiega la relazione di Vegas, "l’analisi della dinamica delle quotazioni nel periodo antecedente al 16 gennaio evidenzia che i corsi delle azioni delle banche popolari hanno mostrato in media una performance negativa, tuttavia è stata rilevata la presenza di alcuni intermediari con un’operatività potenzialmente anomala, in grado di generare margini di profitto, sia pur in un contesto di flessione dei corsi. In particolare i soggetti hanno effettuato acquisti prima del 16 gennaio vendendo poi la settimana successiva". Operazioni che a detta del presidente della Consob avrebbero già prodotto, a partire dal 3 gennaio scorso, plusvalenze per 10 milioni di euro.